Piano di riordino ospedaliero, presentato oggi dal presidente della Regione Puglia. Con il supermanager della sanità, Giovanni Gorgoni (in realtà il piano è stato predisposto e illustrato da lui) il governatore Michele Emiliano si è presentato in audizione davanti ai membri della commissione consiliare con questi numeri: gli ospedali dovranno passare da 40 a 31.
L’unica provincia che conserverà i nosocomi, secondo il piano, sarà quella di Lecce, con i sei ospedali. Taranto passerà da 6 a 5, Bari da 12 a 10, la provincia Bat da 5 a 3, quella di Foggia da 5 a 4, quella di Brindisi da 6 a 3. Fra l’altro, i 31 ospedali saranno suddivisi fra nosocomi di base, di primo livello e di secondo livello.
Il numero di posti letto, complessivamente, rimarrà invariato (come il costo del personale) ma quel che va potenziato è il ricorso all’assistenza domiciliare, in luogo dei ricoveri. Tagli necessari, “daranno la colpa a me e io me la prenderò” dice il governatore, ma il riordino va fatto. Come impone la legge.