Salvato dal carcere a vita grazie alla scienza. L’esame del dna ha consentito, secondo la corte d’assise di Brindisi, di affermare che non poteva essere oltre ogni ragionevole dubbio lui, Nicola Chirico, l’assassino di Cosimo Semerato. Il 46enne Chirico, di San Pancrazio Salentino, si trova in carcere a Taranto: ancora per poco, grazie alla sentenza della corte brindisina. E dire che il pubblico ministero aveva chiesto l’ergastolo, per il presunto assassino di “Mimmo capellone”, omicidio avvenuto a Ostuni, in una zona di campagna, l’8 novembre 2007. L’assoluzione è con formula dubitativa.