L’udienza è convocata per le 9 in tribunale a Taranto. Il riesame è stato chiamato in causa dall’Anas che punta a un dissequestro tecnico, per potere eseguire rilievi e, successivamente, lavori di messa in sicurezza della strada. Dei trecento metri di tracciato, cioè, che provocano la chiusura per sequestro senza facoltà d’uso, della strada statale 172 Martina Franca-Locorotondo. Oggi è il tredicesimo giorno di chiusura e i disagi sono stati, finora, più che notevolissimi, per conducenti di tir e camion, per il trasporto scolastico, per gli automobilisti. Ma la magistratura tarantina, prima con il sequestro e poi con la conferma del provvedimento, finora ha fatto capire che le condizioni di sicurezza non sono tali da poter circolare, in quel pezzo della Martina Franca-Locorotondo.
Ieri conferenza stampa del comitato per la tutela della valle d’Itria, che da anni si batte per la soluzione della vicenda-depuratore: con la Cgil, che sostiene la vertenza, viene chiesta una soluzione che sia, al contempo, celere e qualitativamente valida. E che riguardi depuratore e strada (chiusa proprio a causa dello sversamento di liquami dall’impianto di depurazione, che ha indebolito la parte sottostante la sede stradale). Contrarietà assoluta alle trincee drenanti, va rimesso subito in sesto il depuratore che è pure relativamente nuovo e, quindi, va potenziato l’impianto.
Sabato è in programma, riguardo alla vicenda depuratore-strada statale, una conferenza stampa M5S.