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Regione Puglia, riordino ospedaliero: la lettera aperta dei medici contrari, ma in extremis potrebbero essere all’incontro A Trani una tenda montata davanti all'ospedale, a Castellaneta incontro di sindaci, a San Pietro Vernotico sit-in, a Triggiano consiglio comunale: alcune delle iniziative. Perrini: la provincia ionica deve essere esclusa dai tagli

regione puglia

Protesta a Cerignola, ieri con un sit-in e un silenzio simbolico di un quarto d’ora. Protesta con sit-in anche a San Pietro Vernotico. Protesta a Trani, con una tenda montata davanti all’ospedale. A Canosa di Puglia è stata annullata, come si è già detto in altri articoli, l’inaugurazione prevista per oggi dei nuovi reparti ospedalieri. Di un ospedale destinato alla chiusura, secondo il piano di riordino ospedaliero della Regione Puglia. A Triggiano, riunione del consiglio comunale: il “Fallacara” non deve chiudere. Nel Salento si protesta per gli accorpamenti previsti, nel tarantino pure, e c’è l’ospedale di Grottaglie che, nelle previsioni, chiuderà. Domani mattina il confronto, al policlinico di Bari, fra il presidente della Regione Puglia, i sindaci, i consiglieri regionali. Lunedì mattina la giunta regionale delibererà il nuovo piano.

Di seguito in formato pdf il testo della lettera aperta a firma dei responsabili di 14 sigle sindacali. A seguire un comunicato diffuso da Renato Perrini, consigliere della Regione Puglia, e a seguire un comunicato diffuso da Davide Chiovara, coordinatore Conservatori e riformisti di Grottaglie:

LETTERA aperta sindacati medici

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Il lungo incontro che, con alcuni colleghi consiglieri regionali della provincia ionica, abbiamo avuto ieri con una delegazione di Grottaglie, ha rappresentato plasticamente quello che dovrebbe essere il paradigma per ogni percorso che riguardi decisioni fondamentali per i cittadini. E certamente quello del riordino della rete ospedaliera è tra questi. L’impressione ricavata, anche dal confronto con i colleghi della maggioranza presenti, è che le ipotesi illustrate pochi giorni fa siano il risultato di un lavoro svolto in modo poco inclusivo e con l’unico obiettivo di far quadrare i conti. Conti che, è bene dirlo, sono drammatici, vuoi per gli esiti di scelte, sbagliate,  che si sono sussegutie a livello regionale negli ultimi dieci anni di amministrazione Vendola, vuoi per i tanti tagli che provengono oggi dal governo centrale. I margini per operare correttivi appaiono davvero ristretti. Abbiamo tutti concordato sulla necessità di difendere il nosocomio grottagliese, recependo le indicazioni che sono state presentate al tavolo e che richiamano anche quanto segnalato in un documento dei sindaci della provincia ionica. L’idea condivisa è quella di mantenere complessivamente inalterata la struttura del San Marco, individuandola come ospedale di base rafforzato. Nel documento che abbiamo prodotto come sintesi dell’incontro abbiamo indicato in modo puntuale gli ambiti operativi del nosocomio. Come Conservatori e Riformisti riteniamo in ogni caso che la provincia ionica debba essere del tutto esclusa da qualunque ulteriore ingiustificato  taglio.

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L’incontro tenutosi a Bari con alcuni consiglieri regionali dell’area ionica, a cui ho partecipato, insieme ad una ampia delegazione di Grottaglie, ha rappresentato a mio parere il primo momento di reale confronto tra il territorio e la regione su una questione che si dibatte da tempo e che è stata chiaramente gestita male finora, proprio per assenza di confronto. Ritengo quindi sia da apprezzare la disponibilità dei consiglieri, di maggioranza e di opposizione, presenti, auspicando che il prossimo passaggio veda anche la presenza della giunta regionale. Ciò detto, se da un lato è da sottolineare la compattezza dimostrata sia dalla rappresentanza istituzionale e politica di Grottaglie, sia da parte dei consiglieri regionali di area, la sintesi dell’incontro non autorizza ad essere eccessivamente ottimisti rispetto al futuro dell’ospedale San Marco. Abbiamo ricevuto la chiara sensazione che il piano di riordino della rete ospedaliera sia ormai definito nella sua impostazione strategica e che, almeno per quanto ritiene i punti nascita, pochi siano i margini per un ripensamento. Tuttavia il documento finale condiviso, che ipotizza lo status di ospedale di base rafforzato per Grottaglie, laddove recepito, andrebbe nella direzione da tutti auspicato del mantenimento delle principali unità operative e quindi della garanzia dei servizi essenziali. In questa direzione come consigliere comunale e cittadino di Grottaglie continuerò a vigilare affinché questa impostazione venga  accolta in fase di varo definitivo del piano.


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