Il giorno che capita una volta ogni quattro anni vede incontrarsi, a Modena, tutti quelli che sono nati il 29 febbraio. Vede anche una “celebrazione” con Google che dedica alla giornata, l’immagine a fianco.
In Puglia, il 29 febbraio è il giorno delle decisioni: quelle impopolari, quelle necessarie, quelle attese.
La giunta regionale della Puglia delibera il piano di riordino ospedaliero, con la chiusura di nove ospedali fortemente “indiziati”: Canosa di Puglia, Fasano, Grottaglie, Lucera, Mesagne, San Pietro Vernotico, Terlizzi, Trani e Triggiano. Poi ci sono gli accorpamenti. E, sullo sfondo, ci sono le forti proteste dai territori. Ma il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha detto essere un onere di legge, la riorganizzazione del sistema. Le proteste continuano: esempio, a Copertino, dopo la protesta di ieri, si replica. Presente, davabti all’ospedale, anche il sindaco, fra i molti altri cittadini, sin dal primo mattino.
Sempre oggi, a Bari, missione del ministro dell’Interno, Angelino Alfano. Il quale presiede il vertice coni responsabili delle forze dell’ordine di tutte le province, conferenza regionale delle autorità di pubblica sicurezza. Criminalità, anche organizzata, sullo sfondo (dopo assassinii e ferimenti a Bari e Taranto, intimidazioni nel foggiano, sacra corona unita nel Salento) e possibile emergenza migranti, per via delle chiusure di frontiere in zona balcanica. Per esempio, ce ne sono fra i cinquantamila e i settantamila, in Grecia, che non trovando altre vie di sbocco, potrebbero decidere entro breve tempo di arrivare in Italia. La porta di entrata, la Puglia.
A Taranto, oggi, udienza preliminare nel processo Ambiente svenduto, legato all’attività dell’Ilva. Rischiano il rinvio a giudizio in 47, fra cui tre società del gruppo Riva. Decisione possibile, su rinvii a giudizio, se e quanti, in giornata.