Prima della delibera, proteste. Dopo la delibera, proteste. La giornata, anche questa giornata, legata al riordino ospedaliero, si è articolara fra le manifestazioni dei contrari al provvedimento del presidente della Regione Puglia e della sua giunta. “Onere di legge” ribadisce da tempo Emiliano ma, ad esempio, a Copertino dove stamani, in prima fila a protestare davanti all’ospedale c’era pure il sindaco, la richiesta è quella di verificare i parametri. Perché alcuni servizi per una fascia di popolazione, del Salento nord-occidentale, considerato anche il depotenziamento di Manduria, rischiano di rimanere scoperti. In mattinata anche un corteo cittadino a Canosa di Puglia, per protestare contro quella che era, in mattinata, l’annunciata chiusura dell’ospedale. Annuncio confermato con la delibera. Chi è rimasto sorpreso, in serata, dopo la delibera della giunta regionale pugliese, è il sindaco di Martina Franca che ha comunicato di avere scritto una lettera a Michele Emiliano. Staseta stessa. La lettera ha questo tono: venga a Martina Franca a spiegare le logiche sottese al provvedimento. Che per Martina Franca non è di chiusura dell’ospedale ma di ridimensionamento temuto, sì, visto che nella “guerra” dei versanti della provincia tarantina (capoluogo a parte) Manduria e Martina Franca divengono ospedali di base, Castellaneta va al primo livello. Il piano superiore.