Di seguito un comunicato diffuso dal comitato Vivere in Movimento di Brindisi:
Il Comitato Civico Vivere in Movimento comunica che in data 04.03.2016 si è riunito il direttivo con ordine del giorno -fermare le chiusure dei numerosi presidi ospedalieri in terra di Puglia. Alla fine dei lavori è stato redatto e deliberato un documento pronto a denunciare il Presidente Michele Emiliano e tutti i responsabili del nuovo piano ospedaliero, se adottato, si andranno a violare gli articoli 28 e 32 della Costituzione Italiana (salvo altri).
L’articolo 28cita:
i funzionari e i dipendenti dello Stato e degli enti pubblici sono direttamente responsabili, secondo le leggi penali, civili e amministrative, degli atti compiuti in violazione di diritti (qui la violazione del diritto di privare i cittadini dei presidi ospedalieri al servizio della comunità). In tali casi la responsabilità civile si estende allo Stato e agli enti pubblici.
Chiudendo gli ospedali si violano i diritti di intere comunità cittadine e di conseguenza si incappa in un altra denuncia per violazione dell’articolo 32 che cita:
la Repubblica Italiana tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana. (qui la violazione del diritto alle cure di indigenti e malati alle prese con patologie che necessitano di cure continue, costretti al grande disagio della mobilità).
Si comunica inoltre che il nostro staff tecnico scientifico composto da persone esperte in materia (medico/legale/finanziario) è al lavoro da alcune settimane per garantire ogni forma legale a contrastare la chiusura di ogni singolo ospedale e a proporre idee percorribili.
Il Presidente Tafuro:
Noi di Vivere in Movimento avremmo in tal proposito alcune idee percorribili e di facile attuazione, in particolare:
1.tagliere tutte le spese superflue controllando reparto per reparto 24h semplicemente inserendo telecamere (nel rispetto della legge 675/96 e successive modifiche);
2. riesumare e azionare tutti i macchinari “e non” collocati nei sotterranei e nei posti più impensabili per poi venderli e/o noleggiarli ad altre strutture ospedaliere;
3. ingaggiare i più quotati Medici luminare anche di fama internazionale al fine di collocarli (anche periodicamente) in ogni presidio ospedaliero soggetto della chiusura;
4. realizzare strutture alberghiere low cost utilizzabili perlopiù dai parenti dei degenti, valorizzando parte delle strutture ospedaliere inutilizzate.
Siamo certi che adottando e mettendo in pratica questi quattro punti fondamentali il nostro Presidente Emiliano, in soli tre anni, potrà rendere l’Azienda Sanitaria uno dei fiori all’occhiello della nostra amata Puglia.