Di seguito la notizia diffusa dall’agenzia Ansa:
La Finanza di Roma ha arrestato nove imprenditori per reati fiscali e fallimentari. Tra loro c’è anche Paolo Oliverio, già finito in manette nelle scorse settimane nell’ambito del caso Camilliani. Il Nucleo di Polizia Tributaria ha sequestrato anche beni del valore di 154 mln di euro a carico di 13 persone, apponendo sigilli a 54 immobili, ubicati a Roma e provincia, Milano, Perugia, Viterbo, Latina e Toscana. In tutto l’organizzazione avrebbe emesso fatture false per oltre 1,3 miliardi di euro. (ANSA)
Paolo Oliverio, dunque, è uno degli arrestati per questa vicenda. Paolo Oliverio, nel 2011, provò ad aprire la banca Progetto a Casamassima, nel barese. Non da solo. Ci provò senza depositare l’originale dell’elenco dei carichi pendenti e scrivendo, a proposito della sua appartenenza all’albo nazionale tributaristi di Milano, l’anno di iscrizione senza il numero finale. Un dettaglio, l’aver detto della laurea in economia, non citando l’università in cui fu conseguita. La banca di Casamassima aveva come presidente del comitato promotore l’ex carabiniere Giacomo Pellegrino, che aveva già provato con la popolare del Levante e la popolare del Meridione, per il cui fallimento ha una condanna in primo grado a carico.