Il movente del duplice omicidio di Pordenone, secondo gli inquirenti, è una lite. Il diverbio fra Giosuè Ruotolo e Trifone Ragone fu talmente violento da sfociare in scontro fisico, alcuni mesi prima dell’assassinio che, stando all’accusa, dunque, Ruotolo programmò per lungo tempo. Poi, la sera del 17 marzo scorso, sparò cinque colpi di pistola complessivamente e uccise il suo commilitone pugliese, nonché la compagna di quest’ultimo, Teresa Costanza. Giosuè Ruotolo è in carcere a Belluno e la sua fidanzata Maria Rosaria Petrone, accusata di favoreggiamento, è ai domiciliari.