Morì per un colpo alla testa, dopo essere caduto dalla barella sprovvista di sponde. Sono 17 le persone indagate per il decesso di Walter Paladini, il 67enne ricoverato in una struttura per pazienti psichiatrici. La morte avvenne il 5 novembre 2014. È stata l’insistenza della famiglia, attraverso l’avvocato Monica Vinci, a spingere la Procura a perseverare nelle indagini: l’ipotesi è che il paziente sia stato seguito con troppa superficialità dagli operatori sanitari dopo il ricovero.
Paladini, già perito elettrotecnico, aveva iniziato a manifestare disturbi del pensiero sin dal 1971, e, cioè, all’età di 24 anni. Nel 2012 era stato accolto presso la Struttura riabilitativa di Strudà, dove è accaduto l’incidente mortale.
L’uomo era affetto da sindrome schizofrenica e sovrapposto quadro demenza avanzata, per cui necessitava di sorveglianza continua e specifica. La famiglia specifica che “il paziente necessitava quantomeno di un letto con le sponde, in modo da evitare che potesse cadere nelle ore notturne, ma anche questa nostra richiesta rimaneva lettera morta”. L’incidente si è verificato nella notte tra il 23 e il 24 ottobre 2014.
L’udienza per gli accertamenti irripetibili è fissata per lunedì prossimo. Verrà anche conferito incarico al medico legale e ad un medico specialista in psichiatria. Anche i familiari verranno assistiti da un consulente medico di parte individuato nella persona del dottor Saverio Caruso di Torino. (leccesette.it)