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Panama Papers, scandalo mondiale senza precedenti Da regnanti a capi di governi, sportivi, professionisti, personaggi dello spettacolo, trafficanti di tutto il mondo: undici milioni e mezzo di documenti sull'enorme evasione fiscale

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Da stasera occorre prendere tutti dimestichezza con questi termini: Panama Papers. Ne sentiremo parlare a lungo e in ogni parte del mondo. Perché è uno scandalo mondiale: enormi quantità di denaro fatte sparire dagli Stati in cui, di regola, pagare le tasse. Denaro finito nei paradisi fiscali, attraverso l’opera di consulenti. Trecento giornalisti circa di 76 Paesi (per l’Italia, quelli dell’Espresso) hanno lavorato all’esame di undici milioni e mezzo di documenti, che in termini di computer equivalgono a 2,6 terabites. Ci sono 140 fra politici, personaggi famosi, imprenditori o sportivi, e criminali come trafficanti e gente del genere, o persone a loro vicini, citati nei documenti e sono 214mila le società offshore presenti a circa 200 Paesi, insomma tutto il mondo. I documenti fanno riferimento a trentotto anni, dal 1977 all’anno scorso. Sono circa quattordicimila i clienti dello studio di Panama Mossack Fonseca, quello al centro dello scandalo, un’organizzazione con 42 filiali in vari Paesi, con 600 impiegati. Non è detto che, accanto ai Putin, Messi, Poroschenko, Xi Jinping, Cameron o Montemezolo, in quelle cartenon si debba scoprire che nello scandalo (fino a prova contraria, tutti innocenti, sia chiaro) siano coinvolti imprese, o professionisti o chissà chi altro, anche di questo angolino del mondo. Perché lo scandalo è proprio mondiale. E può avere preso tutti. Tanto per dire della consistenza dello scandalo, un solo caso, riguardante un musicista amico di Putin, fa riferimento allo spostamento di due miliardi di dollari. Ed è un caso su una marea, forse neanche il più importante.

(foto: non strettamente connessa alla notizia, fonte notizie-incredibili.com)

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