L’Eni ha avviato le pratiche per la cassa integrazione, riguardo a 430 lavoratori del centro oli di Viggiano. La decisione della magistratura di Potenza, di mantenere bloccato in parte l’impianto, fa supporre un progressivo blocco dell’intero centro. I sindacati esprimono preoccupazioni per i tremila lavoratori dell’indotto. C’è anche la raffineria di Taranto, al centro dell’attenzione, perché quanto estratto in Basilicata finisce nell’impianto ionico. Anche se la materia prima da raffinare, viene prospettato, sarà trasportata con navi alla raffineria tarantina, che dunque non perderebbe in maniera significativa la quantità di lavoro.
(foto: raffineria di Taranto, fonte Eni)