Di seguito il comunicato diffuso da Università del Salento:
All’annunciato sostanziale azzeramento, da parte del Comune di Brindisi, del contributo economico previsto dalla convenzione ancora attiva a sostegno del polo universitario brindisino, il Consiglio di Amministrazione dell’Università del Salento si è riunito stamattina in via straordinaria per valutarne le ripercussioni sull’offerta formativa. Disappunto generale è stato espresso dai membri del CdA, visto il successivo venir meno degli impegni presi sia da parte della Provincia che da parte del Comune di Brindisi, sia per lo scarso interesse dimostrato dai Comuni della provincia di Brindisi, i quali hanno partecipato solo in minima parte alle varie riunioni convocate nei mesi scorsi.
Alla lunga e articolata discussione hanno preso parte, su invito del Rettore Vincenzo Zara, anche il Preside della Facoltà di Ingegneria Arcangelo Messina, il Direttore del Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione Giuseppe Grassi e il Presidente del Consiglio didattico di Ingegneria industriale Alfredo Anglani. Dimostrando apertura e disponibilità nei confronti delle esigenze del territorio, e facendo riferimento a risorse proprie, si è deciso che l’Università del Salento attiverà comunque, per il prossimo anno accademico 2016/2017, il corso di laurea magistrale in “Aerospace Engineering” (erogato in lingua inglese), mentre per quanto riguarda il corso di laurea triennale in “Ingegneria industriale” è stato chiesto un contributo straordinario alla Regione Puglia.
Tale contributo, per un importo pari a 400mila euro, servirà a sostenere almeno in parte il costo del primo anno del nuovo ciclo del corso di laurea e avrà carattere di eccezionalità, in attesa della ridefinizione della convenzione con la nuova amministrazione comunale di Brindisi (dopo le prossime elezioni amministrative). Considerata la scadenza imposta dal MIUR e dall’ANVUR per l’accreditamento iniziale dei corsi di laurea, la comunicazione da parte della Regione Puglia della concessione di tale contributo dovrebbe pervenire entro il 19 maggio 2016. In assenza di determinazioni in tal senso, l’Università del Salento sarà costretta a disattivare il corso di laurea presso la sede di Brindisi incrementando la “capienza”, in termini di numero di immatricolati, presso l’omologo corso di laurea attivo nella sede di Lecce.
«Siamo fermamente convinti che Brindisi non vorrà perdere le opportunità formative di istruzione superiore presenti sul territorio», commenta il Rettore, «Come più volte ribadito nei vari incontri, occorre anzi il rilancio e il rafforzamento del polo universitario. Per far questo bisogna che vi sia una visione coordinata (in cui la Regione deve svolgere un ruolo centrale) di sviluppo territoriale, il cui tassello fondamentale sia proprio un’adeguata formazione del capitale umano. Per garantire adeguati standard di qualità servono risorse, non si può continuare a disinvestire. È arrivato il momento di invertire la rotta».