Sì all’applicazione della legge antipirateria, ma no all’ipotesi di pena di morte. Il ministero dell’Interno indiano è orientato in questo senso per il caso di Salvatore Girone e Massimiliano Latorre. Peraltro la legge antipirateria, il Sua Act, prevede proprio la pena capitale. Ora dovrà essere il procuratore generale Vahanvati, a sbrogliare questa matassa. (ANSA)