Nel giorno di altre importanti operazioni delle forze dell’ordine, con arresti a Roma fra dipendenti e funzionari comunali e imprenditori con l’ipotesi di corruzione e l’ispezione alla banca popolare di Vicenza, è di rilievo l’operazione di polizia di Taranto, risalente alla scorsa notte.
Secondo gli inquirenti, a capo dell’organizzazione di stampo mafioso c’era Cosimo Di Pierro. E secondo gli inquirenti, Di Pierro (intercettato, è la tesi di accusa) diceva agli affiliati al clan “la città è nostra”. La città è Taranto, il clan è stato sgominato stando alla polizia che ha eseguito 33 ordinanze di custodia cautelare. Accuse: associazione di stampo mafioso, estorsioni, tentato omicidio, detenzione illecita di armi. Operazione coordinata dalla direzione distrettuale antimafia di lecce.
Gli indagati (37, rispetto alle informazioni inizialmente in nostro possesso, di 33 arresti. Da dettagliare se si tratti di persone in custodia cautelare e a piede libero oppure se vada aggiornato il numero degli arrestati):
Daniele Angelini (25 anni), Calogero Bonsignore (54), Giuseppe Cantore (35), Antonio Ciaccia (28), Massimiliano Cocciolo (31), Giuseppe D’Addario (39), Massimo D’Addario (44), Egidio De Biaso (36), Cosimo De Leonardo (53), Pasquale De Leonardo (43), Francesco De Santis (47), Angelo Di Pierro (25), Cosimo Di Pierro (61), Gaetano Diodato (47), Cristian Galiano (28), Luigi Giangrande (30), Emanuele Giannotta (34), Cosimo Inerte (23), Riccardo Labarbera (52), Tommaso Liuzzi (47), Valentina Loperfido (21), Francesco Mancino (35), Francesco Micoli (45), Cosimo Marinò (43), Davide Montella (25), Fabrizio Nigro (35), Umberto Nigro (46), Cosimo Nitti (44), Nicola Pascali (37), Gabriele Pignatelli (29), Piergiuseppe Pontrella (42), Luana Rossano /26), Andrea Sansone (26), Davide Sudoso (42), Ignazio Taurino (60), Erminia Terrasi (31), Egidio Turbato (47),