Quel sabato, il 18 giugno scorso, non presentandosi al convegno professionale, aveva allarmato le sue amiche. Il suo corpo venne trovato esanime in casa a Lecce. Autopsia, nessun segno evidente di violenza: per la morte di Virginia Quaranta, 32enne psicologa, era stata ipotizzata la morte naturale per arresto cardiaco, non escludendo il suicidio. Ora c’è un’evoluzione nelle indagini: ora sono per omicidio o, per la precisione, femminicidio. Forse già un indagato (notizia che appunto va confermata). Si ipotizza, ad esempio, un avvelenamento della donna.