Di seguito un comunicato diffuso da Marco Lacarra, consigliere regionale della Puglia:
“La Puglia è una regione di mare e il mare è un settore importante della nostra economia. Pensare di imporre agli operatori balneari la rimozione delle strutture amovibili a fine ottobre è non solo illogico, ma anche contrario allo spirito dell’ultima ordinanza balneare, che consente ai lidi di poter lavorare tutto l’anno”. Lo spiega Marco Lacarra, consigliere regionale del Pd componente della IV commissione che oggi, in seduta congiunta con la V, ha ascoltato i gestori dei lidi pugliesi per chiarimenti sull’atto dirigenziale n. 192 del 4 maggio 2016 di approvazione dell’ordinanza balneare. Gli operatori intervenuti durante le audizioni hanno presentato le loro difficoltà legate ai limiti imposti dalla Soprintendenza. La prima è legata proprio alla rimozione delle strutture a fine ottobre. “Già nel settembre scorso, con il collega Abaterusso, abbiamo sottoscritto – ha proseguito Lacarra – un ordine del giorno per rimarcare l’atteggiamento della Sovrintendenza. Tutto nasce da una certa interpretazione del Pptr, secondo il quale il paesaggio marino invernale deve avere una connotazione diversa da quella del paesaggio estivo. Ma il concetto di ‘amovibiltà’ è cosa diversa da quello di ‘removibilità’. Serve a garantire – ha sottolineato – che le strutture sistemare in spiaggia non siano fisse come le opere in cemento. Ma questo non vuol dire che debbano necessariamente essere rimosse”. In merito all’assenza di responsabili della Soprintendenza, pur invitati, Lacarra si è detto fiducioso su “una prossima presenza dell’ente al tavolo, nel comune intento di tutelare la bellezza delle nostre coste”.