Sara Lucaroni, Coverciano:
Felice e orgoglioso di essere stato scelto. E ringrazio Antonio Conte, perché ha fatto un grandissimo lavoro e devo badare ai particolari, ora. Queste le prime parole di Giampiero Ventura, nuovo commissario tecnico della nazionale italiana di calcio. Presentato, Ventura, al centro tecnico di Coverciano nella conferenza stampa che ha tenuto insieme al presidente della federcalcio, Tavecchio. Il nuovo ct dice “questo è un momento quasi storico, c’è un riavvicinamento del popolo italiano alla maglia ed è un patrimonio che non va disperso”. Sul piano tecnico, Ventura dice di partire dai 23 dell’europeo di Francia ma ci sono molti giocatori importanti anche in prospettiva, fa nomi come quelli di Perin, Donnarumma, Bonaventura, Calabria. Parla, il ct, di Pellè, il centravanti salentino che ora è in Cina: quale sarà il futuro in nazionale?
Pellè, dice Ventura, con Zaza ha imparato molto di più in quei dieci minuti dei rigori con la Germania, che in molte altre circostanze. Balotelli: esattamente come tutti gli altri, se fa il professionista come tutti gli altri viene valutato. Dal punto di vista tecnico è assolutamente importante. Nazionale al debutto l’1 settembre, gli spazi sono ristrettissimi visto che il raduno sarà il 29 agosto, tre giorni prima. E altri tre giorni, dall’amichevole di Bari alla trasferta di Israele il 4 settembre, per preparare il debutto nel girone di qualificazione ai mondiali.
Rapporti con la stampa: mi piacerebbe avere un confronto di calcio. Non solo le convocazioni, chi gioca. Come deve essere la nazionale di Ventura? “Umile, determinata, feroce, eccitante”.