Alle accuse di corruzione in appalti e turbativa d’asta a vario titolo (vennero arrestati in cinque) se ne aggiunge una nuova. Peculato. A carico di Vito Longo, stavolta. L’ex direttore amministrativo del teatro Petruzzelli di Bari, secondo l’accusa e le indagini della Digos, ha comprato profumi e altri cosmetici alla moglie, con i soldi pubblici. Quelli della fondazione. Stando alla contestazione, dunque, i profumi alla signora Antonella Rinella venivano comprati, in realtà, da tutti i cittadini (ovviamente ignari). Sempre stando all’accusa, la signora Rinella era d’accordo con il marito, nell’operare queste procedure con la complicità dell’imprenditore Giuseppe Garbetta, titolare di un’azienda fornitrice: nelle fatture finivano materiale per la pulizia e bottigliette d’acqua, in uso alla fondazione.