Di seguito un comunicato diffuso dal deputato Gianfranco Chiarelli:
Quanto denuncia, ancora una volta, Confcommercio, circa la grave crisi che interessa il comparto del terziario, con ben 2636 esercizi chiusi a Taranto negli ultimi 5 anni, rappresenta un grido d’allarme che chi governa a tutti i livelli continua a non ascoltare. “Se chiudiamo noi Taranto chiude”, lo slogan scelto per la campagna di sensibilizzazione, fotografa in modo puntuale una realtà drammatica quanto estremamente realistica. Se da un lato l’attenzione da parte del governo centrale nei confronti di Taranto si è finora concretizzata solo in termini di annunci, in questi anni è mancato da parte delle amministrazioni locali la necessaria programmazione e soprattutto una visione strategica che puntasse a sostenere un necessario sviluppo economico in chiave integrativa-alternativa alla grande industria. Sono mancati, e continuano a mancare, i servizi, le aree parcheggio, politiche fiscali di sostegno, iniziative utili ad attirare investimenti e ad attrarre visitatori. La chiusura di tanti esercizi commerciali sono la cartina al tornasole di una gestione politica dei processi di sviluppo assolutamente fallimentare. Il livello di crisi, e di vero e proprio degrado, a cui è giunta la città di Taranto richiede un totale cambio di rotta che, temo, a questo punto potrà avvenire solo con una proposta alternativa all’attuale amministrazione ormai a fine mandato.