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Lecce: tribunale, no all’assegno di mantenimento per il figlio ultraquarantenne Aveva citato il padre pensionato e invalido al 100 per cento

sentenza

Di seguito, stralci del comunicato diffuso da Giovanni D’Agata, presidente dello Sportello dei diritti:

Bacchettata del Tribunale di Lecce al bamboccione ultraquarantenne che chiede il mantenimento al padre pensionato ed invalido al 100%. La vicenda parte dal ricorso notificato in data 21.07.2016, da un ultraquarantenne che si era rivolta  al Tribunale di Lecce per proporre istanza di mantenimento a carico del proprio padre. Quest’ultimo si costituiva in giudizio con il patrocinio dell’avvocato Francesco Toto, uno dei legali dello “Sportello dei Diritti“. L’avvocato Toto contestava tutta la vicenda ricostruita dal figlio”.

“I fatti storici: il genitore, peraltro tristemente noto alle cronache leccesi per essere stato vittima nel 2011 dell’aggressione di un cavallo imbizzarrito. Egli fu ripetutamente calpestato e schiacciato dall’animale tanto da rimanere totalmente paralizzato per gravissime fratture riportate alla colonna vertebrale, alla testa e subendo pure la perdita di un occhio. Oggi: nonostante la triste vicenda personale del padre, il figlio risultato incurante da tempo della situazione del primo, decideva pure che egli dovesse mantenerlo nonostante le gravissime condizioni, praticamente vegetative. La causa veniva affidata al Giudice Paolo Moroni il quale – con ordinanza resa il 26/07/2016 respingeva il ricorso del figlio”.

“Nella motivazione il giudice del tribunale di Lecce – con la consueta puntualità – scrive: la cessazione dell’obbligo di mantenimento dei figli maggiorenni non autosufficienti deve essere fondata su un accertamento di fatto che abbia riguardo all’età all’effettivo conseguimento di un livello di competenza professionale e tecnica, all’impegno rivolto verso la ricerca di un occupazione lavorativa, nonchè in particolare, alla complessiva condotta personale tenuta da parte dell’avente diritto, dal momento del raggiungimento della maggiore età. In ogni caso …- prosegue il togato – … le richieste dei figli maggiorenni devono essere compatibili con le condizioni fisiche ed economiche dei genitori. ”

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1 Comment

  1. Con i tribunali, in ogni buona notizia, c’è sempre la fregatura. Questa volta, nell’apparente buonsenso, si maschera una pesante deroga alla giurisprudenza attuale, già molto dannosa a carico dei padri. Ora si innalzano i limiti da 35 anni a 40 anni per il parassitismo dei figli. Si è introdotta anche l’ipoteca del genitore invalido al 100% è molto vecchio per poter rivendicare un diritto che sarebbe di tutti. La Cassazione le sbaglia sempre tutte.

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