La prima delle comunicazioni che riportiamo di seguito riguarda le accuse per molestie, vittima una donna. Accaduto, ciò, a Taranto. Negli ultimi giorni, sempre da Taranto, il caso piuttosto clamoroso dell’accusato per molestie nei confronti di Cinzia Fiorato, giornalista del tg1. Stavolta lo stalking è invece accaduto, secondo l’accusa, in famiglia. Di seguito, la notizia e, a seguire, le altre riguardanti operazioni dei carabinieri nelle province di Taranto e Bari:
Nella mattinata del 30 ottobre 2013, personale della Stazione Carabinieri di Taranto Principale ha eseguito un’Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere, emessa il giorno precedente dal GIP presso il Tribunale di Taranto, nei confronti di un 39enne tarantino, resosi responsabile di “atti persecutori” nei confronti della moglie, da cui era legalmente separato.
La vicenda ha avuto inizio nel luglio di quest’anno, quando la consorte, stanca delle continue vessazioni, minacce ed atti persecutori posti in essere dal marito sin dalla loro separazione (avvenuta nell’agosto 2012), ha sporto apposita querela nei suoi confronti. Preso atto di ciò, il GIP di questo Tribunale ha emesso, in data 07/10/2013, apposita ordinanza di applicazione di misura coercitiva, disponendo che nei suoi confronti venisse applicata la misura cautelare “dell’allontanamento dalla casa coniugale con riguardo ai reati di cui agli artt. 612 bis e 570 c.p.”, notificatagli il 08/10/2013 dai militari della Stazione CC di Taranto Principale.
Nel corso del successivo interrogatorio, effettuato in data 17/10/2013 dal medesimo GIP, lo stesso ha apertamente e senza alcuna remora ammesso di aver violato la prescrizione impostagli, continuando a dimorare nella casa coniugale. Per tale ragione il GIP ha sostituito il precedente provvedimento con la custodia cautelare in carcere che, il 30/10/2013, i Carabinieri della Stazione di Taranto Principale hanno provveduto ad eseguire. Rintracciatolo infatti presso l’abitazione in questione, lo hanno dapprima condotto presso questi uffici e successivamente, dopo gli adempimenti di competenza, presso la locale Casa Circondariale
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Continuano i controlli serrati eseguiti dai Carabinieri della Compagnia di Castellaneta nei luoghi di aggregazione e locali frequentati dai giovani.
Nella decorsa nottata, i militari dell’Aliquota Operativa hanno tratto in arresto in flagranza di reato VINO Vito Vittorio, 21enne e DI LEO Angelo, 25enne, entrambi di Barletta, censurati, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Nella circostanza, i due giovani sono stati sorpresi all’interno del parcheggio antistante una discoteca, in agro del comune di Castellaneta, dai militari in abiti civili impegnati in servizi di osservazione. L’immediata perquisizione personale, eseguita sui due spacciatori, ha permesso di rinvenire e sequestrare 30 involucri, pronti per lo spaccio, di sostanza stupefacente così suddivisa: nr. 6 dosi di m.d. per un totale di circa 5 grammi e nr. 24 di Ketamina corrispondenti a 14 grammi, nonché la somma di euro 135,00 ritenuta provento dell’illecita attività.
Gli arrestati, dopo le formalità di rito, sono stati associati presso la Casa Circondariale di Taranto, come disposto dall’Autorità Giudiziaria competente, mentre lo stupefacente sequestrato verrà analizzato dal Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti del Comando Provinciale di Taranto.
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I Carabinieri della Tenenza di Mola hanno arrestato il 50enne del luogo Vincenzo Giuseppe Antucci, già noto alle Forze dell’Ordine, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione illegale di munizioni. La scorsa notte i militari operanti, giunti presso l’abitazione dell’uomo per effettuare una perquisizione domiciliare, lo notavano disfarsi di un sacchetto che lanciava sul terrazzo di un’abitazione attigua, prontamente recuperato e contenente:
– un involucro in cellophane che raggruppava 97 dosi (cd “birilli”) di cocaina, risultata essere del peso di grammi 55;
– cinque “stecchette” di hashish risultate essere del peso di grammi 15;
– un bilancino elettronico di precisione;
– euro 50 in contanti (presunto provento dell’illecita attività di spaccio);
– n.4 cartucce calibro 9×21 illecitamente detenute;
tutto sottoposto a sequestro.
Su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, il 50enne è stato associato presso la Casa Circondariale del capoluogo.
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Approfittando dell’assenza del proprietario era appena riuscito a raggiungere un balcone al primo piano di un condominio arrampicandosi lungo il tubo pluviale posto a ridosso dello stabile quando è stato scoperto dai carabinieri. Si tratta del 44enne Sebastiano Manzari, già noto alle Forze dell’Ordine, arrestato dai carabinieri della Compagnia di Triggiano con l’accusa di tentato furto aggravato. I militari, in servizio perlustrativo in via Temperanza, hanno sorpreso e bloccato l’uomo mentre tentava di forzare la finestra della casa con un cacciavite. Tratto in arresto il 44enne, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, è stato associato presso la locale casa circondariale.
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I carabinieri della Stazione di Castellana Grotte hanno arrestato il 25enne Nicola Mangini con l’accusa di violenza, minaccia e lesioni a P.U.. In ore notturne i militari, in servizio perlustrativo in via Settembrini, sono intervenuti per una animata discussione tra alcuni giovani. All’atto del controllo uno di loro inveiva contro gli operanti aggredendoli con calci e pugni e procurando loro lievi lesioni. Bloccato e tratto in arresto il 25enne, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari è stato collocato agli arresti domiciliari.
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I Carabinieri della Stazione di Acquaviva delle Fonti hanno arrestato tre individui originari di San Pietro in Lama (Lecce), il 49enne Ottavino Saponaro, il 47enne Luigi De Matteis e il 45enne Fernando Capone, già noti alle Forze dell’Ordine, ritenuti responsabili di tentato furto di uva da tavola. I predetti sono stati sorpresi da personale dell’Istituto di Vigilanza “Sicuritalia” di Triggiano mentre, introdottisi in un vigneto ubicato in Contrada “Difesa” di Casamassima, di proprietà di un anziano signore originario di Adelfia, erano intenti a rubare uva da tavola. Scoperti hanno tentato di dileguarsi a bordo di un Iveco Daily di proprietà del 47enne ma, lungo la S.P. 75 “Casamassima-Acquaviva” sono stati intercettati dai Carabinieri che li hanno bloccati e tratti in arresto. Gli operanti hanno recuperato, e restituito al legittimo proprietario, 8 casse di uva già tagliata, del peso complessivo di 200 chilogrammi, abbandonate nel vigneto all’atto della fuga. Nel furgone erano stivate altre 181 cassette vuote destinate a essere riempite. I tre, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, sono stati collocati ai domiciliari.
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Lo scorso 27 luglio mise a segno un “colpo” da 7mila euro in un’abitazione di Vico Maurelli, nel Borgo Antico del capoluogo pugliese. Oltre ad essersi impossessato di numerosi apparecchi tecnologici rubò dall’appartamento anche le chiavi di una “Fiat Punto” con la quale si dileguò pur non avendo la patente. A distanza di tre mesi dal fatto i Carabinieri, coordinati dalla Procura della Repubblica di Bari, sono riusciti a dare un volto e un nome al ladro. Si tratta del 27enne Giovanni Fraddosio, di Ceglie del Campo e già noto alle Forze dell’Ordine, arrestato dai Carabinieri della Stazione di Bari-San Nicola in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Bari su richiesta della locale Procura della Repubblica per furto in appartamento e di automobile. A incastrare il 27enne, che era già noto alle Forze dell’Ordine, sia le immagini immortalate da alcune telecamere, ma soprattutto le impronte papillari lasciate inavvertitamente all’interno della casa. Il giovane, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari è stato associato presso la locale casa circondariale.