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E perché non Taranto? In Italia il dibattito sulle Olimpiadi e i territori da candidare in caso di rinuncia di Roma

taranto ponte girevole notturna 1

Ma perché nessuno, da Taranto in particolare, propone Taranto?

Dopo la presa di posizione della giunta comunale di Roma, che continua a dire no alle Olimpiadi, l’unica alternativa alla quale starebbero pensando dalle parti del governo (emerge dalle cronache nazionali) sarebbe avanzare la candidatura di Milano 2028, perché comunque il 2024 sarebbe obiettivo fallito. Milano che è organizzatissima, è in grado di reggere urti come quello dell’organizzazione delle Olimpiadi. Giusto, eventualmente. Poi si è sentito dire che amministratori pubblici della Calabria avanzano la candidatura calabrese e poi ancora, il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, dice di provare a farle a Napoli e, più in generale, al sud.

Tutto benissimo. Poi pensi, ma qual è la città in cui se fai un buco in strada trovi un reperto archeologico, di sicura origine greca? E qual è la città in cui proprio il museo archeologico, che ha nel patrimonio di origine greca la sua essenza, sta spopolando perché alla gente piace? La gente che va a vedere vasi raffiguranti, magari, le Olimpiadi antiche, da cui discendono le Olimpiadi attuali. E qual è la città che come nessuna ha bisogno di reinventarsi per proporre al mondo non solo la più importante industria dell’acciaio ma anche un territorio che non ha pari? E in quale regione poi, se non quella della quale proprio ieri, l’attuale premier ha detto essere necessario proporsi al mondo. Ecco, perché nessuno ha l’ambizione di dire, mettiamola così, una fesseria del tipo: proponiamoci anche noi, nel dibattito che inevitabilmente ci sarà qualora Roma dovesse rinunciare alle Olimpiadi. I ladri che devono provare a rubare sulle opere pubbliche, tutte le altre cose che fanno tremare i polsi riguardo a un’organizzazione del genere, quelli si fronteggiano, volendolo fermamente. Taranto era riferimento della Magna Grecia e a quel “magna” si deve lasciare la connotazione nobile. Il treno è unico davvero. Chi scrive, immagina per esempio una cinque chilometri di nuoto con arrivo proprio sotto il ponte girevole. Chi ce l’ha, nel mondo? Nessuno.

Siamo solo noi da qui, ad avere l’ambizione di farci passare per pazzi e dire che Taranto meriterebbe di esserci, in un’eventuale corsa ad organizzare le Olimpiadi (attenzione, non le organizza uno Stato, le organizza una città) oppure, il desiderio di fare qualcosa di veramente grande e superare i limiti, in riva allo Ionio c’è, da qualche parte? In una serie di messaggi via twitter si è lanciata questa proposta, proprio traendo spunto dal desiderio del sindaco di Napoli. Per dire, magari ci saremmo anche noi, in Puglia. A Taranto, proprio. Per dire: Olimpiadi di Taranto. Sono quattro parole aggratis, che non spostano nulla. Oppure, l’ambizione che può essere coltivata perché Taranto ha tutto per poterci riuscire. (agostino quero)

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