Anche il sindaco di Roccaforzata è stato arrestato nell’operazione della Guardia di finanza.
Vincenzo Pastore è imprenditore nel settore delle pulizie ed è per questo, non per il suo ruolo di sindaco, che è finito in manette. Con lui, arrestato Giovanni Di Guardo, il direttore di Maricommi che è un ufficiale della Marina militare (capitano di vascello) fermato ieri sera dalle Fiamme gialle. Inchiesta su presunta corruzione per un appalto da undici milioni di euro. Arrestati in flagranza di reato (consegna di una tangente da 2500 euro, secondo ricostruzioni relative all’accusa) Pastore e (foto a sinistra) Di Guardo sono in carcere. Il militare è stato sospeso dal servizio in via precauzionale, la Marina ha comunicato pieno appoggio all’azione della magistratura. Di Guardo era stato inviato a Taranto dalla Marina militare a capeggiare Maricommi, dopo gli arresti di due anni e mezzo fa, con il chiaro scopo di prevenire altri casi di corruzione. Aveva anche stilato un documento di tipo deontologico, al riguardo.
Di seguito la comunicazione della Guardia di finanza:
I finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Taranto hanno eseguito due arresti in flagranza di reato nei confronti di un alto Ufficiale della Marina Militare in servizio a Taranto, G.D.G. di 56 anni, e di V.P., tarantino di 69 anni, titolare di una impresa di pulizie. L’attività è stata eseguita nell’ambito di indagini, già in corso da mesi, connesse ad un procedimento penale originato dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Taranto – dr. Maurizio Carbone -, che hanno attenzionato un appalto indetto dalla predetta Forza Armata.
(foto home page: Vincenzo Pastore)