Forse è meglio rifare tutto da zero. Perché l’errore commesso non si risolve, c’è da temere, con le raccomandate spedite a quelli che hanno partecipato al bando.
Dunque: ausiliari del traffico, il Comune di Martina Franca indice un corso (più che un concorso) finalizzato alla selezione. Costo, cinquanta euro, come è scritto nel documento ufficiale del Comune. A distanza di qualche mese ci si accorge che quella cifra non tiene conto dell’Iva e si inviano, a coloro che hanno partecipato al bando, le raccomandate. Ciascun partecipante deve versare l’Iva, ovvero undici euro. Ci sono concorrenti che non ne vogliono sapere, sostengono che una cosa del genere non sta né in cielo né in terra. La procedura, certamente, è partita male e prosegue peggio. Fra l’altro, per incassarne undici (da girare poi a chi svolge il corso) il Comune ne spende all’incirca quattro per ogni raccomandata. Per dire anche, agli aspiranti corsisti: chi non paga entro dieci giorni è fuori.
Ma fermatevi, no?