Roccaforzata c’è pressoché tutta. La rappresentanza di lavoratori Ilva e dell’indotto, pure molto corposa. Messa in piazza e non in chiesa perché sarebbe stato impossibile contenere tutti. All’arrivo della bara bianca, dietro il feretro la fidanzata di Giacomo Campo e i genitori, il presidente della Regione Puglia, Michele Emliano, e il prefetto di Taranto, Umberto Guidato.
Roccaforzata oggi è a lutto cittadino.
L’arcivescovo di Taranto, nell’omelia, usa parole che non lasciano spazio alle interpretazioni: Taranto non ne può più. Dice Filippo Santoro che il tempo delle buone intenzioni è scaduto. Cioè, basta chiacchiere, quel mostro sta ammazzando le persone, quando non in termini di salute in termini di insicurezza sul lavoro. Come è accaduto sabato mattina alle sette e un quarto: Giacomo Campo, 24enne lavoratore, doveva occuparsi della pulizia dei nastri trasportatori. Uno di questi nastri lo ha travolto e ucciso.