Oggi a Taranto il convegno organizzato dall’Ordine degli ingegneri. A quel convegno prende parte Michele Emiliano che va ad illustrare il piano per la decarbonizzazione dell’Ilva: si deve puntare sul gas, dapprima quello della Snam e poi quello del consorzio Tap qualora il gasdotto cambi approdo, da Melendugno a Brindisi.
Per fare tutto questo, peraltro, serve un mare di soldi: 1,2 miliardi di euro. Se dalla Svizzera arrivassero i soldi dei Riva, che la magistratura vuole confiscare, il problema sarebbe perfino risolto. In realtà, dovrebbero mettere mani al portafoglio lo Stato e la Regione Puglia, stando alla situazione attuale.
Per il governatore pugliese, la riconversione di quel siderurgico rappresenterebbe l’unica soluzione al dilemma irrisolto fra tutela del lavoro e tutela dell’ambiente.