Recupero di un’auto sul lungarno a Firenze. Ci sono stati interventi a decine, anche fino a tarda sera se non notte. Il fiume è a livelli di piena, raggiunta quota quattro metri e la notte ha fatto davvero paura, proprio mezzo secolo dopo l’alluvione. Ricordata, fra l’altro, con uno striscione dai tifosi della Fiorentina ieri.
La situazione nel centro Italia, per il maltempo, è quella di un dramma.
A Ladispoli un indiano 25enne è morto per il crollo di un cornicione, causa tromba d’aria che ha anche sventrato gli ultimi due piani di un palazzo e danneggiato altri 18 immobili. A Cesano, sempre in territorio della città metropolitana di Roma, un 74enne sottufficiale in pensione dell’Esercito, è morto per il crollo di un albero che gli è caduto addosso, causa vento. Nella capitale, ma anche a Firenze e in altre città, nubifragi. Ad Acquasanta, zona terremotata, il vento ha fatto cadere la tenda-scuola.
Le aree del terremoto sono quelle che ora devono fare i conti anche con pioggia, vento e freddo. I pompieri e la protezione civile, con gli altri soccorritori, provvidenziali per come assistono le popolazioni, quelle che devono avere a che fare con i danni da maltempo e quelle che sono alle prese con i disastri del sisma (la notte scorsa altre decine di scosse di assestamento). Previsioni meteo per oggi: codice arancione per varie zone del centro Italia e per il Molise, codice giallo invece per Sicilia, Calabria, Basilicata e Puglia. In quest’ultimo caso, allerta con validità dalle 12 odierne per 36 ore: si prevedono “precipitazioni diffuse, a prevalente carattere di rovescio o temporale, con quantitativi cumulati moderati. I fenomeni temporaleschi saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento”. Freddo, però, non fa: la minima, a Lecce come a Taranto, stamani era di 20 gradi.