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Depuratore di Sava, “assurdo lo stop dei lavori” dice la consigliera regionale Franzoso: "ci troviamo di nuovo di fronte ad una lettera che, irresponsabilmente, sospende e rinvia l'avvio dei lavori"

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Di seguito un comunicato diffuso da Francesca Franzoso, consigliera regionale della Puglia:
“Quanto accade in questi giorni negli uffici regionali sulla vicenda del depuratore di Sava-Manduria è gravissimo e senza precedenti. Dopo una serie incredibile di stop and go, ci troviamo di nuovo di fronte ad una lettera che, irresponsabilmente, sospende e rinvia l’avvio dei lavori per la costruzione del depuratore, negando ancora una volta a Sava il diritto al completamento della rete fognaria. Non solo, se fosse vero quanto falsamente dichiarato sul recapito finale in questi giorni – ossia la possibilità di escluderlo – mi chiedo come mai in Aula non sia ancora arrivata la variazione del piano regionale di tutela delle acque che elimina definitivamente lo scarico a mare. Io lo avrei certamente votato”.
Lo dichiara Francesca  Franzoso, consigliere regionale di Forza italia, dopo la lettera, firmata dall’ing. Barbara Valenzano  sul depuratore.
“La politica ambientale di Emiliano è scellerata e indegna. Il governatore si sottrae alle responsabilità e alle ineludibili prescrizioni di legge sul depuratore e sullo scarico di emergenza a mare, nel misero tentativo di non scontentare qualche pezzo di elettorato. Accollandosi, in questo modo, la scelta inaudita di bloccare un’opera primaria per la salute pubblica, attesa da decenni. E soprattutto, con la sua demagogia da Masaniello, Emiliano si sta assumendo il rischio, ormai prossimo, di far incorrere la Puglia in una sanzione europea”.
“Emiliano- prosegue Franzoso – ce la sta mettendo tutta per non far progredire le comunità di Manduria e Sava. Sguarnite rispettivamente di un funzionante sistema di depurazione, e di un funzionante impianto fognario. Quando, invece, farebbe bene  a spiegare ai cittadini che ad oggi non c’è alternativa allo scarico  a mare, smettendola con le letterine e le perdite di tempo; altrimenti dovremo continuare a vivere con le strade che crollano, un sistema di fogna selvaggio e gli asini della politica  che volano”.
“Lo chiarisco  ancora una volta per tutte, a beneficio dei campioni degli equivoci: nessuno qui è contrario a sistemi  plurimi di utilizzo dei reflui o di affinamento e trattamento delle acque. Ma, sia altrettanto chiaro che si tratta, in tutti questi casi di, processi accessori alla depurazione e complementari, non alternativi, allo scarico a mare”.
“Invito  Emiliano e l’assessore Giannini  – a cui va la nostra solidarietà perchè costretto alla consegna del silenzio dalla politica populista e parolaia del capo della  giunta –  ad affermare  pubblicamente il contrario. Diversamente si proceda speditamente con i lavori del depuratore. I cittadini non ne possono più dei ping pong e di una politica che non decide”.
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