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Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, l’impegno dei docenti Ricorrenza il 25 novembre

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La giornata internazionale contro la violenza sulle donne è il 25 novembre. Di seguito un comunicato diffuso da Romano Pesavento, presidente del coordinamento nazionale docenti della disciplina dei diritti umani:

Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti umani, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, tramite la risoluzione numero 54/134 del 17 dicembre 1999, invita tutte le scuole di ogni ordine e grado a promuovere in ogni realtà scolastica progetti che affrontino e sviluppino tematiche afferenti competenze relazionali, personali e affettive. Infatti, tutto ciò costituisce una preziosa occasione per incentivare la solidarietà tra i generi e riconoscere la ricchezza nonché la dignità della persona, in quanto tale, nella sua globalità ed unicità. In considerazione dei molteplici, tragici, episodi di cronaca registrati quasi quotidianamente e aventi come vittime donne, colpevoli di autodeterminarsi e brutalizzate da compagni emotivamente “diseducati”, in una società in cui il corpo della donna è spesso mercificato e banalizzato, è necessario intervenire tempestivamente per promuovere tra i giovani il rispetto dell’altro e diffondere i valori della reciprocità e parità. In maniera particolare i percorsi educativi devono mirare a fornire elementi per riconoscere forme di prevaricazione più o meno latenti all’interno delle dinamiche interpersonali tra i sessi per neutralizzarle e contrastare gli stati emozionali negativi (aggressività, bassa autostima) in funzione di maggiore autoconsapevolezza.

La novità e sperimentalità dei progetti deve consistere nello strutturare un percorso che, pur garantendo un’approfondita e dettagliata analisi dei fenomeni sociali in oggetto sotto diversi punti di vista (giuridico, economico, storico e sociologico), attribuisca comunque spazio, pressoché illimitato, alla voce, alle esperienze, al “sentire”, alla creatività dei soggetti coinvolti. I linguaggi, le tecniche, gli strumenti messi a disposizione per confrontarsi con se stessi, con l’altro e la realtà circostante sono i più svariati e devono spaziare dalla semplice esposizione orale al role playing; dal digitale al monologo interiore, passando attraverso la rappresentazione grafica e il “miracolo” della parola scritta in versi.

Per le scuole primarie sono proposti laboratori manipolativi – grafici per la realizzazione di cartelloni sul tema; mentre per le scuole secondarie di primo e secondo grado vengono suggeriti laboratori multimediali per la redazione di spot, cortometraggi, brevi messaggi pubblicitari o flash mob. Si consiglia, inoltre, la visione di alcuni film determinanti per la formazione culturale dei giovani come Suffragette di Sarah Gavron; e l’approfondimento di figure particolari come Artemisia Gentileschi, Ipazia etc. All’interno di tali attività, i docenti delle discipline giuridiche ed economiche, inseriti nell’organico di potenziamento, potrebbero sviluppare e analizzare i reati connessi alle forme di violenza perpetrate nei confronti delle donne.

Non ci sono scuse per la violenza sessuale o la violenza domestica, non c’è ragione per cui giovani ragazze debbano subire mutilazioni genitali, non c’è posto in una società civile per il matrimonio forzato o precoce di bambine. Queste tradizioni possono tornare indietro nei secoli, non hanno nessun posto nel XXI secolo.” (Barack Obama)

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