Alle 10 odierne, stando alle informazioni raccolte, si insedia la commissione. Deve decidere che fare di quel bando per assegnare i lavori di costruzione di un parcheggio a Martina Franca, via Pietro Del Tocco. La commissione, oggi, avrebbe “semplicemente” aperto delle buste, quelle delle offerte pervenute entro il termine dell’altro ieri a mezzogiorno. Sei offerte, sempre stando a informazioni ufficiose, per lavori di importo prossimo ai tre milioni di ieri. La “semplice” apertura delle buste sarà però preceduta, nei lavori della commissione per l’aggiudicazione nominata ieri, dall’esame del preavviso di ricorso, di cui è stata messa al corrente anche l’Anac, Autorità nazionale anticorruzione. Preavviso che al commissario straordinario del Comune di Martina Franca è stato inviato dal legale di un’azienda, non quella titolare del suolo ma un’impresa potenzialmente interessata ai lavori. Viene contestato il termine per l’aggiudicazione: troppo poco, rispetto ai 35 giorni (minimo) previsti dalla legge. Né è da potersi prendere in considerazione il (possibile, per legge) carattere dell’urgenza, perché tale urgenza non è motivata da nessuna parte.
Fra l’altro, va notato, all’albo pretorio comunale, ciò da cui i concorrenti hanno attinto le informazioni e le documentazioni per accedere al bando indetto il 4 novembre scorso, sono stati pubblicati documenti essenziali come cartografie, privi di timbri o firme. Insomma: non vi è data certa, non vi è autore certo, dell’operazione. Procedura ineccepibile davvero? Oggi la commissione che deve aggiudicare quei lavori dovrà decidere: si aprono le buste o si riaprono i termini del bando o si deve rifare il bando da zero. Con un problema: parte del finanziamento, mezzo milione di euro, è condizionata dall’assegnazione dell’appalto entro il 31 dicembre prossimo. Ovvero, andare oltre quella data significa perdere quei soldi. Ieri, dall’ufficio stampa della gestione commissariale comunale è stato detto essere tutto ok. Non resta che verificarlo oggi.