Due anni, undici mesi e 27 giorni. Cioè, si fa prima a dire tre anni. Condanna definitiva, per bancarotta fraudolenta. Giampaolo Tarantini, invece di andare in galera, passa dai festini di palazzo Grazioli alla mensa dei poveri in una parrocchia di Roma. Insegnerà anche a un disabile il ruolo di commesso nel negozio che lui, Tarantini, ga insieme alla nuova compagna. L’imprenditore barese svolgerà il periodo ai servizi sociali, dunque. Tarantini è ritenuto il procacciatore di ragazze a Silvio Berlusconi per festini.
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