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Festa dell’unità nazionale e giornata delle forze armate. Il presidente della Camera a Bari Celebrazioni in mattinata a Taranto e Martina Franca. Chiarelli: non sia solo formalità

prefettura taranto

Alle 8,30 con l’alzabandiera in piazza della Vittoria a Taranto, la cerimonia più importante in ambito provinciale per la festa dell’unità nazionale e giornata delle forze armate. Presente anche il viceministro Filippo Bubbico, oltre al prefetto Claudio Sammartino, all’ammiraglio Ugazzi capo del dipartimento navale del Canale d’Otranto e alle autorità militari e civili locali. A mezzogiorno la fanfara dipartimentale della marina militare, muovendo da piazza Immacolata, percorre le strade principali del capoluogo ionico, eseguendo brani fra i più famosi della tradizione musicale italiana. La stessa fanfara al tramonto accompagna l’ammainabandiera. Il 4 novembre 1918 si chiudeva la prima guerra mondiale e per l’Italia, appunto, quella fu una data storica.

La cerimonia di Taranto è stata rammentata con un comunicato della prefettura tarantina (foto: il palazzo del governo a Taranto, sede di prefettura, questura e amministrazione provinciale).

A Martina Franca, per iniziativa del XVI stormo e dell’amministrazione comunale, la cerimonia in mattinata. Si inizia con il corteo dalle 9,30 e la celebrazione si svolge in piazza Vittorio Veneto.

A Bari la più importante celebrazione in ambito regionale, con la presenza del presidente della Camera, Laura Boldrini, al sacrario.

In occasione della festa odierna, di seguito un comunicato del parlamentare Gianfranco Chiarelli:

Il 4 novembre ogni anno celebriamo le Forze Armate e l’Unità Nazionale. Il rischio è quello che tutto possa limitarsi ad un rituale formale che, spesso, sfocia in mera sterile retorica. Quest’anno in particolare, il 12 novembre, ricorre il decimo anniversario dell’attentato di Nassiriya, che causò la morte di 17 militari (12 carabinieri e 5 soldati) e di 2 civili italiani, così come il prossimo mese di febbraio conteremo il secondo anno di ingiusta detenzione in India dei due marò Girone e Latorre. Nel contempo i vertici della Marina Militare denunciano il mancato necessario ricambio della flotta, e sempre più scarse sono le risorse destinate in genere alla sicurezza e al personale militare e di polizia. Necessario dunque associare alla celebrazione l’adozione di atti concreti, cominciando con il riportare a casa al più presto i due fucilieri. Stesso discorso va fatto per la unità nazionale che, più che una realtà, resta sempre un obiettivo da raggiungere, soprattutto se si considera il clima politico che stiamo vivendo, caratterizzato da divisioni e da conflitti che, soprattutto la sinistra giustizialista, continua ad alimentare. Un augurio e un grazie ai militari in missione all’estero e a tutti gli appartenenti alle Forze Armate, e l’auspicio che al più presto si torni a vivere un clima più sereno, assolutamente necessario per affrontare le tante emergenze del nostro Paese.

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