Finito il periodo dei contratti di solidarietà, la prospettiva è della cassa integrazione. Pesante provvedimento alle porte, per migliaia di lavoratori dell’Ilva di Taranto: tra il necessario fermo di impianti per le opere di ammodernamento e ambientalizzazione e il calo delle commesse, da marzo saranno almeno quattromila ma non si esclude si arrivi a cinquemila, coloro che andranno in cassa integrazione fra i lavoratori del siderurgico tarantino. Oggi l’azienda, secondo quanto anticipato nei giorni scorsi dalle organizzazioni sindacali, comunicherà ai sindacati il da farsi, nel vertice in programma fra le parti. Vertice, inevitabilmente, temuto.