Di Nino Sangerardi:
Acquedotto pugliese(AQP) è una società per azioni posseduta,100%, dalla Regione Puglia.
Fornisce acqua a 4,46 milioni di abitanti distribuiti in 330 Comuni tra Puglia e Basilicata,tramite una rete lunga 19.67 chilometri. La risorsa idrica proviene dalle dighe Locone, Pertusillo,Fortore, Sinni e dalle sorgenti Sele-Calore.
AQP gestisce 186 impianti di depurazione e 5 di affinamento per riutilizzo irriguo. Delle 186 strutture una non produce scarico(Avetrana) e sette scaricano ancora nel sottosuolo : Casamassima,Cassano Murge,Uggiano La Chiesa,Manduria,Carovigno Vecchio,Martina Franca,San Giorgio Jonico.
Nel marzo 2013 l’Autorità idrica pugliese approva il Piano investimenti di AQP per gli anni 2013-2018. Valore 602 milioni di euro di cui 86 per manutenzione,211 in materia di acquedotti e 305 nel comparto fognario-depurativo.
Solo a fine marzo 2015 l’assemblea dei soci di AQP ratifica il “Piano della depurazione” corredato dallo studio dettagliato sullo smaltimento dei fanghi. In seguito Acquedotto d’Apulia firma la convenzione con Irsa-Cnr per le attività di “… individuazione di strategie inerenti la gestione dei fanghi di depurazione,la definizione dei criteri minimizzazione impatti odorigeni degli impianti”.
Quanti dipendenti ha AQP? Millenovecentocinquantadue divisi in dirigenti(34),quadri(70), impiegati e operai(1848). Il costo del personale è aumentato del 34,01% nel 2014 e del 5,14% nel 2015.
Nel 2014 il totale dei debiti in capo ad AQP è diminuito rispetto al 2013 passando da 1.132.439,55 mgl euro a 1.113.665,47 mgl euro. In calo i debiti bancari : da 333.517,71 mgl euro nel 2013 a 215.431 mgl euro del 2014. Andamento dovuto ai rimborsi dei finanziamenti erogati dal Gruppo Banca di Roma(oggi Unicredit), da Banca europea per gli investimenti e Banca per il Mezzogiorno.
La valorizzazione degli avvocati interni ha consentito un risparmio dei costi relativi alle prestazioni professionali. Infatti i contenziosi affidati al servizio legale di AQP sono passati da 527 dell’anno 2013,a 775 nel 2014 e 561 nel 2015.
Tra le considerazioni scritte dai magistrati della Sezione controllo sugli enti, Enrica Laterza presidente e Cinthia Pinotti relatore, c’è quella in cui “… si rileva come l’approssimarsi del termine di scadenza della concessione idrica,anno 2018, imponga un’analisi rigorosa della sostenibilità finanziaria degli interventi programmati,alcuni dei quali ineludibili alla luce di infrazione in sede europea”.
I giudici richiamano,inoltre, l’esigenza che il quadro regolatorio, in fase di redazione del Bilancio, venga semplificato tenendo distinti i criteri di determinazione della tariffa dai criteri di redazione dei Bilanci dei gestori dei Sistemi idrici integrati.
La relazione sulla gestione finanziaria,anni 2014 e 2015, di Acquedotto Pugliese è stata inviata ai presidenti di Senato e Camera.