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Puglia: rifiuti, Grandaliano commissario fino a fine anno Brindisi: Legambiente su affidamento del servizio

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Di seguito, l’articolo di Nino Sangerardi e a seguire, il comunicato di Legambiente Brindisi:

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Di Nino Sangerardi:

C’è la proroga per il commissario dell’ Agenzia regionale gestione ciclo rifiuti Gianfranco Grandaliano. Firmata con decreto dal presidente della Giunta regionale pugliese Michele Emiliano, termina il 31 dicembre 2017.

Rinvio che serve, tra l’altro, a ultimare gli atti di “carattere strategico e generale dell’Agenzia”,convocare i sindaci dei Comuni rientranti nell’ARO(ambiti raccolta ottimale) al fine di acquisire copia dei documenti con oggetto il servizio di raccolta spazzamento e trasporto rifiuti solidi urbani,individuare i Comuni inadempienti in merito alla corresponsione delle quote economiche per il funzionamento dell’ufficio ARO,predisporre lo statuto dell’agenzia che dovrà essere ratificato dalla Giunta regionale.

L’avvocato Grandaliano è stato nominato commissario ad acta dal Governatore Emiliano il 5 agosto 2016.Durata sei mesi, compenso pari a 35 mila euro più rimborso spese.

C’è stata una gara,avviso pubblico? No. Una scelta politica,come per altri commissari(Pugliapromozione e Puglia Sounds e Ares sanità,eccetera),ideata dal presidente Michele Emiliano.

Affiancano il commissario Grandaliano due sub commissari : gli avvocati Rocco De Franchi e Floriana Gallucci. Il primo è stato assessore tecnico alle Attività produttive del Comune di Bari( con sindaco Michele Emiliano) e la seconda ha ricoperto la carica di assessore al Patrimonio e emergenza abitativa del Comune di Bari( con sindaco Michele Emiliano).

I legali Grandaliano e De Franchi hanno difeso,innanzi al Tar di Bari udienza maggio 2015, il candidato presidente alla Regione Puglia Michele Emiliano nel ricorso proposto dalla senatrice Adriana Poli Bortone in merito alla modalità di compilazione della scheda elettorale.

Gianfranco Grandaliano chi è? Avvocato,nato a Foggia e residente a Bari,dal 2004 al 2014 consigliere del sindaco di Bari, Michele Emiliano,per la sicurezza e sviluppo della legalità,dal 2011 presidente di Confeservizi Puglia indennità economica annuale 8.700,00 euro,dal 16 maggio 2014 presidente di AMIU Puglia spa società partecipata dal Comune di Bari(78,13%) e dal Comune di Foggia(24,87%) ed emolumento,ogni 365 giorni, di euro 57.936,00,dal 5 giugno 2015

componente della Giunta esecutiva nonchè vicepresidente di Utilitalia nata dalla fusione di Federambiente e Feder Utility e retribuzione annuale di 20 mila euro,presidente di Fasda fondo integrativo assistenza sanitaria per i dipendenti dei servizi ambientali,consigliere di amministrazione della Fondazione Rubes Triva i cui soci fondatori sono Fp Cgil e Fit Cisl e Uil Trasporti e Fiadel,vicepresidente di Previambiente fondo pensione complementare dei lavoratori del settore dell’igiene ambientale e affini.

Non pochi incarichi per una sola persona che sembra un superman d’Apulia come l’ingegnere barese,dipendente Anas in aspettativa, Antonio De Caro : sindaco di Bari,sindaco della Città Metropolitana di Bari, presidente dell’ANCI associazione nazionale Comuni italiani, vicepresidente Autorità idrica pugliese, presidente Comunità del Parco nazionale Alta Murgia,presidente Conferenza sindaci Asl Bari e sede azienda ospedaliera Policlinico,membro della Conferenza per la programmazione sanitaria regionale per la X legislatura, consigliere di amministrazione della Fondazione Giuseppe Di Vagno,esponente della Direzione nazionale del Partito Democratico.

AMIU Puglia spa è un’azienda municipale con oggetto sociale i servizi per l’ambiente e igiene urbana, la cui direzione e coordinamento è in capo ai Comuni di Bari e Foggia.

Ora,tra Grandaliano commissario per la conduzione del ciclo dei rifiuti pugliesi e Grandaliano presidente della società per azioni AMIU Puglia si evince un tenue potenziale conflitto d’interesse?

Nel mezzo di ottobre 2016 Mario D’Amelio, segretario generale del Comune di Bari, in risposta alla domanda—sulla incompatibilità dell’avv. Grandaliano: presidente Amiu Puglia e commissario Agenzia per i rifiuti della Regione Puglia—del consigliere comunale del Pd Pasquale Di Rella, così scrive :” Pur non risultando configurabile un rapporto regolatorio tra Amiu spa e Regione Puglia che si estrinsechi in un esercizio continuativo di poteri di vigilanza,controllo o certificazione, ne esiste uno più attenuato che, qualora Grandaliano dovesse mantenere il doppio incarico genererebbe una commistione di ruoli tra soggetto controllore e soggetto controllato,integrante il conflitto d’interessi”.

Tocca al sindaco di Bari Antonio De Caro decidere,considerato che l’avv. Gianfranco Grandaliano a fine ottobre 2016 ha rimesso il mandato di presidente Amiu spa .

Ad oggi,10 febbraio 2017, sul sito internet di Amiu spa Puglia alla voce consiglio di amministrazione si legge : presidente Avv.Gianfranco Grandaliano.

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Finalmente, forse, Ecologica Pugliese sta per ultimare la sua infausta gestione del servizio di raccolta degli R.S.U. a Brindisi.

Legambiente ha dovuto ripetutamente segnalare i tanti disservizi riscontrati, la miscelazione di frazioni diverse di rifiuti, la trasferenza tra compattatori su strade pubbliche o in ambienti inidonei, l’abbandono prolungato di rifiuti in pattumelle o in bidoni carrabili. E’ stato necessario perfino interessare Sua Eccellenza il Prefetto in merito all’interruzione del pubblico servizio conseguente alla decisione di Ecologica Pugliese di effettuare l’attività in alcune aree (Z.T.L. in primis) motivando che l’azienda riteneva più “vantaggioso” pagare la penale, piuttosto che effettuare il servizio ed incorrere nel rischio di continuare a pagare pesanti multe.

Abbiamo scritto che forse ci sarà il subentro, in quanto Ecologica Pugliese, invece di impegnarsi a migliorare la qualità delle proprie attività, ha deciso di rivolgersi all’Autorità Nazionale Anti corruzione (A.N.A.C.) per chiedere di verificare la correttezza dell’affidamento dell’appalto alla nuova società che avrebbe importanti contenziosi con altre Amministrazioni pubbliche.

A Legambiente non interessa approfondire la notizia relativa ai rapporti familiari o politici dei titolari della società “Ecologia Falzarano”, ma è necessario riflettere su quanto emerso da verifiche effettuate, tenendo conto che l’Associazione segue costantemente la gestione dei cicli dei rifiuti in Italia monitorando la qualità della gestione delle diverse frazioni e fasi del ciclo e tutti i risvolti /conseguenze che portano alla redazione dei rapporti sulle Ecomafie.

In particolare la società Ecologia Falzarano ha gestito l’attività di raccolta differenziata degli R.S.U. in Comuni medio piccoli e ci sono notizie controverse sulla qualità del servizio, legate ad esempio ad inadempienze contrattuali, al mancato pagamento degli stipendi ai lavoratori, alla carenza dei mezzi e locali etc etc…

Ecologia Falzarano è risultata alla fine l’unica partecipante alla gara predisposta dall’Amministrazione Comunale di Brindisi, ma proprio questa anomalia avrebbe dovuto suggerire un approfondimento in merito alle controversie con altre Amministrazioni Pubbliche segnalate ed all’affidabilità della società, da tutti i punti di vista, soprattutto in considerazione degli ambiziosi programmi concordati. Altrettanto indispensabile dovrebbe essere la verifica sull’idoneità dei locali prescelti dall’impresa, che, qualora davvero dovessero essere prospicienti via Benvenuto Cellini, al margine del quartiere S. Elia, creerebbero evidenti problemi sulla viabilità e su rischi di intralcio e di pericolo rispetto al transito di mezzi privati, ma ancor più risulterebbero confliggenti con il testo unico delle leggi sanitarie.

Tanto più sono legittime le perplessità, se si considera che la percentuale di raccolta differenziata a Brindisi è precipitata dal 37,54 del mese di ottobre 2014 (ultimo mese di gestione del servizio da parte di Monteco) al 26,63 del mese di novembre 2016, con conseguenti aggravi dei costi e dell’ecotassa. Offre “Ecologia Falzarano” le condizioni di affidabilità per invertire sensibilmente il tracollo della raccolta differenziata e le conseguenti cattive abitudini che si vanno diffondendo e consolidando?

Legambiente continua a credere che si debba finalmente sbloccare l’assurda situazione in cui si trova la città di Brindisi che disporrebbe degli impianti necessari per il ciclo dei rifiuti, ma li ha indisponibili o sequestrati. Legambiente, però, ritiene necessario ricorrere per l’affidamento di tutti i servizi, ad appalti-concorsi che contengano penalità e premialità legate al raggiungimento di obbiettivi definiti di raccolta e conferimento delle diverse frazioni di rifiuti ed alla qualità di tutti i servizi concordati.

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