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Mafia del Gargano, emergenza nazionale. Oggi arriva il ministro dell’Interno Marco Minniti presiede a Foggia il comitato per l'ordine e la sicurezza, dopo la strage di ieri a San Marco in Lamis: uccisi il boss, il cognato e due testimoni dell'agguato
Alle quattro del pomeriggio, il ministero dell’Interno in prefettura a Foggia.
Marco Minniti presiede oggi, nel capoluogo dauno, il comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza. Perché con 17 morti ammazzati dall’inizio dell’anno e, in particolare, otto da giugno in poi, con la mafia del Gargano siamo a livello di emergenza nazionale. Il territorio chiede al governo che sia istituita a Foggia la direzione distrettuale antimafia perché così non si va avanti. Ieri, a San Marco in Lamis, nell’agguato sono… Leggi tutto »
Agguato mortale di San Marco in Lamis: domani a Foggia il ministro dell’Interno Marco Minniti presiederà una riunione del comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza
Il ministro dell’Interno presiederà donani a Foggia il comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza. Decisione scaturita dall’agguato di stamani a San Marco in Lamis, agguato in cui sono morti il boss Mario Luciano Romito, il cognato Matteo De Palma e due contadini condannati dal solo datto di avere assistito all’agguato. Con la presenza di Marco Minniti, viene dunque sancito che la situazione-sicurezzs nel foggiano è emergenza nazionale.… Leggi tutto »
Vieste: giornalista picchiato, stava realizzando un’inchiesta sulle infiltrazioni mafiose Nello Trocchia era con l'operatore, il servizio in preparazione per "Nemo" di Raidue. Fnsi: trovate i responsabili dell'aggressione
Di seguito la nota diffusa dalla Federazione nazionale della stampa italiana:
La Federazione nazionale della stampa italiana esprime solidarietà e vicinanza al collega Nello Trocchia, aggredito mentre si trovava a Vieste per un’inchiesta per la trasmissione di Rai Due “Nemo – Nessuno escluso” insieme con il suo film-maker Riccardo Cremona.
I due sono in Puglia per realizzare un servizio sulle infiltrazioni mafiose nell’area del Gargano. Ignoti hanno prima intimato loro di andarsene. Poi uno dei presenti ha assalito Trocchia a… Leggi tutto »
Tornano liberi il sindaco di Avetrana, l’ex vicesindaco di Erchie e l’ex consigliere comunale di Manduria Riesame: annullate le ordinanze di custodia cautelare nei confronti di Antonio Minò, Domenico Margheriti e Nicola Dimonopoli che vennero arrestati con altre 24 persone il 4 luglio. Contestati anche reati di mafia
Tre misure restrittive, fra le 27 eseguite il 4 luglio fra il tarantino e il brindisino, riguardarono Antonio Minò, Domenico Margheriti e Nicola Dimonopoli. Il tribunale del riesame, per i tre, ha disposto la revoca delle ordinanze cautelari. Tornano librri, dopo il blitz antimafia in cui si ipotizzò un legame tra malavita organizzata e persone impegnate nelle istituzioni. Minò sindaco di Avetrana, Margheriti ex vicesindaco di Erchie e Dimonopoli ex consigliere comunale di Manduria.… Leggi tutto »
Operazione antimafia a Milano, fra i sette arrestati il pluripregiudicato Antonio Saracino di Cerignola Indagato il commercialista Massimo Curci
Sette arrestati un un’operazione antimafia a Milano. In manette, fra gli altri, il pluripregiudicato Antonio Saracino, di Cerignola. Fra gli indagati, inoltre, figura il commercialista foggiano Massimo Curci, che fra l’altro era stato vicepresidente del Foggia calcio. Al professionista sono stati sequestrati 335mila euro. Secondo l’accusa, aveva compiuto irregolarità fiscali proprio per conto di Saracino. Alcuni mesi fa, Curci fu vittima di un’intimidazione: ignoti, da un’auto, spararono contro la sua abitazione.… Leggi tutto »
Foggia: omicidio al bar, quattro arrestati Avvenne il 29 ottobre
Il 29 ottobre, l’omicidio al bar H24. Foggia, via San Severo. Morì Roberto Tizzano, un suo amico rimase ferito. Per quell’agguato fu arrestato il 39enne Patrizio Villani, accusato di avere sparato i colpi letali di fucile a canne mozze. Oggi, quattro arresti. Ordinanze di custodia cautelare per Gaetano Piserchia, Sergio Ragno, Cosimo Damiano Sinesi e Francesco Sinesi. Questi ultimi due, accusati di concorso nell’omicidio Tizzano. Gli altri devono rispondere di favoreggiamento aggravato dal metodo mafioso. Secondo l’accusa, in un summut… Leggi tutto »
Mafia: anche in Puglia l’operazione contro la famiglia di Brancaccio, 34 arresti fra Sicilia e altre regioni Polizia e Guardia di finanza, sequestri per sessanta milioni di euro. Anche nel leccese e nel brindisino, beni intestati al genero di Riina
Secondo l’accusa, nel leccese e nel brindisino ci sono autosaloni messi su con e per denaro sporco. Il sequestro infatti riguarda anche beni nel Salento, formalmente intestati a Antonino Ciavarello, genero di Salvatore Riina (Società a Responsabilità Limitata Rigenertek, AC Service e Clawstek). Le imprese commerciano in autovetture e, stando agli esiti delle indagini patrimoniali, sono state costituite con denaro sporco. Secono un esame di contabilità, non tornano 480mila euro, immessi per lo più in contanti ed in numerose tranche… Leggi tutto »
Paolo Borsellino, Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi e Claudio Traina: 25 anni fa Il pomeriggio del 19 luglio 1992, la strage mafiosa di via D'Amelio a Palermo. Ieri oltraggiata ad Agrigento la targa commemorativa di Rosario Livatino, il "giudice ragazzino" vittima di mafia
Il pomeriggio del 19 luglio 1992, Paolo Borsellino andò a trovare la mamma. Scortato da sei persone: Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi, Claudio Traina e Antonino Vullo. In via D’Amelio, a Palermo, sceso da casa della madre, Paolo Borsellino morì. Venne fatta esplodere un’auto carica di centinaia di chili di tritolo, per il giudice e le persone di scorta non ci fu nulla da fare. Si salvò solo Antonino Vullo. Il giudice e la scorta:… Leggi tutto »
Traffico di droga e detenzione illegale di armi, 47enne di Salerno arrestato nel brindisino in un’operazione antimafia Ostuni: arrestato 42enne. Accusa, ha sparato fucilate dopo la lite (per futili motivi) con il vicino
Di seguito alcuni comunicati dei carabinieri:
I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Brindisi, hanno tratto in arresto, per “associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti”, “detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti” e “detenzione e porto illegale di armi da sparo e munizioni”, Michele DEGLI ANGIOLI, 47enne di Salerno, colpito da un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Salerno, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia.
L’ordinanza, che ha colpito complessivamente 21 persone,… Leggi tutto »

Manduria: cadavere in avanzato stato di decomposizione, forse è del fratello di un ex boss della sacra corona unita Morando Cinieri, secondo elementi tali da accostare il corpo al congiunto del pentito
I familiari di Morando Cinieri non hanno potuto dire se fosse il suo, quel corpo. In stato avanzato di devomposizione, tanto da indurre il vigile che per primo lo ha rinvenuto, a scanbiarlo con un tronco d’albero carbonizzsto. Però ci sono elementi tali da far pensare sia il corpo del fratello dell’ex boss della sacra corona unita. Ad esempio, la vicinanza fra il punto del ritrovamento e il deposito di legna da ardere, di proprietà di Cinieri.… Leggi tutto »
Lecce: condannato in primo grado all’ergastolo 26 anni dopo l’uccisione di mamma e figlia Biagio Toma, 49enne di Parabita, ritenuto esevutore materiale dell'assassinio di Paola Rizzello e di Angelica, due anni e mezza, ammazzata sbattendole la testa contro il muro
Chiunque avesse sbattuto al muro la testa di quella bambina di due anni e mezzo, ammazzandola, è un essere ripugnante. Secondo la condanna di primo grado, fu Biagio Toma, 49 anni, di Parabita. Il verdetto dell’ergastolo in corte d’assise a Lecce è arrivato oggi: l’assassinio di Angelica e della mamma, Paola Rizzello, risale al 20 marzo 1991. Ventisei anni (abbondanti) fa. Nel 2001 furono condannati i mandanti, pure all’ergastolo: Luigi Giannelli, boss della sacra corona unita, di cui Paola Rizzello… Leggi tutto »
Taranto: operazione antimafia della polizia, 27 arrestati NOMI Coinvolti anche i sindaci di Avetrana ed Erchie ed un ex amministratore pubblico di Manduria, fra i colletti bianchi. Fra le accuse: voto di scambio
Secondo l’accusa, c’è pure il voto di scambio fra i vari reati. Gli altri: estorsione, corruzione, rapina, riciclaggio, lesioni personali, danneggiamento, detenzione illegale di armi da fuoco e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Operazione disposta dalla direzione distrettuale antimafia di Lecce, eseguira a Taranto dalla polizia all’alba. Ventisette arrestati, di cui sette ai domiciliari. Fra loro, colletti bianchi: ad esempio, i sindaci di Avetrana (Minò, concorso esterno in associazione mafiosa) ed Erchie, Margheriti, ai domiciliari, ed un… Leggi tutto »
Operazione anti ‘ndrangheta, 116 arresti Carabinieri, smantellato mandamento ionico attivo anche nei rapporti fra organizzazioni di Calabria, resto d'Italia ed estero
I carabinieri del teparto operativo speciale (Ros) operano 116 ordinanze di custodia cautelare. Maxioperazione anti’ndrangheta, in particolare nella zona ionica della Calabria ma l’azione dei militari ha importanza anche riguardo ad altre zone d’Italia e l’estero, per i rapporti fra mandamento criminale calabrese ed altre organizzazioni.… Leggi tutto »
Traffico internazionale di droga Albania-Salento, 14 arresti Operazione della Guardia di finanza di Brindisi. Undici mesi di indagine, sequestrati stupefacenti per 35 milioni di euro
Operazione della Guardia, su disposizione della direzione distrettuale antimafia. Quattordici arrestati dalle Fiamme gialle di Brindisi, sono ritenuti responsabili di traffico internazionale di droga fra l’Albania e il Salento. Le indagini sono durate undici mesi, I sequestri di droga ammontano a 35 milioni di euro.… Leggi tutto »
Operazione antiprostituzione dei carabinieri di Lecce, arrestati cinque nigeriani Accusa: facevano giungere dal loro Paese da ragazze poi sfruttate
Operazione dei carabinieri di Lecce, su disposizione della direzione distrettuale antimafia. Sgominata, stando all’accusa, un’organizzazione dedita allo sfruttamento della prostituzione. Cinque nigeriani arrestati. Secondo l’indagine, la centrale del gruppo criminale era nel Paese africano: le ragazze venivano inviate in Italia e poi costrette a prostituirsi.… Leggi tutto »
Lecce, operazione contro la sacra corona unita: 14 ordinanze di custodia cautelare Carabinieri, arresti su disposizione della direzione distrettuale antimafia: nel mirino dell'inchiesta, un clan con base a Casarano
Quattordici ordinanze di custodia cautelare. Operazione dei carabinieri, nel leccese, per sgominare un clan della sacra corona unita, facente capo a Tommaso Montedoro. Base a Casarano, attività nel territorio. Operazione disposta dalla direzione distrettuale antimafia.… Leggi tutto »
Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro: 25 anni fa Il 23 maggio 1992 la strage mafiosa di Capaci. Oggi commemorazioni in tutta Italia e non solo. Il 19 giugno commemorazione all'assemblea dell'Onu. Altra strage: Manchester, 22 morti per esplosione dopo un concerto. Attentato terroristico
Rocco Dicillo era nativo di Triggiano; Antonio Montinaro di Calimera. Vito Schifani palermitano. La scorta, massacrata, insieme al magistrato antimafia Giovanni Falcone e alla moglie, pure lei giudice, Francesca Morvillo. Alle 17,58 di sabato 23 maggio 1992, mentre percorreva il tratto autostradale dall’aeroporto di Punta Raisi a Palermo, la macchina con a bordo Giovanni Falcone, venne fatta saltare in aria. O meglio, venne fatta saltare in aria proprio la strada, con un quantitativo enorme di esplosivo azionato da un telecomando.… Leggi tutto »
Lecce: via Peppino Impastato, sbagliata la data della morte e niente riferimento alla mafia La denuncia di una giornalista salentina
La data di morte sbagliata ed una strana perifrasi che cela la parola “mafia”: così Lecce rende omaggio a Peppino Impastato, giornalista siciliano ucciso dalla Mafia il 9 maggio 1978, nel cartello che indica la strada a lui dedicata.
La denuncia, lanciata dalla giornalista salentina Lara Napoli, corre sul web e suscita indignazione. Sul cartello stradale c’è scritto, infatti che Peppino Impastato morì nel 1988 e che fu “vittima delle organizzazioni criminali”, non semplicemente della mafia, così come invece fu… Leggi tutto »