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Tag: sentenza

La formazione post laurea dei medici va pagata: sentenza dà ragione a dieci leccesi Tribunale di Roma: il ministero della Salute dovrà risarcire con circa cinquantamila euro a testa i ricorrenti, tutelati da un avvocato di Lecce

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Di seguito un comunicato diffuso dallo Sportello dei diritti: La Giustizia ha i suoi tempi ma alla fine, molte volte per la caparbietà dei cittadini e di chi li difende arriva. In questo caso, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si tratta di alcuni medici, all’epoca dell’inizio del loro travaglio giudiziario, specializzandi in diverse materie e che oggi, oramai, sono divenuti primari in diversi reparti degli ospedali italiani. Tutti oggi di età compresa tra i 45… Leggi tutto »



Avances sessuali alle avvocatesse: trasferito il magistrato che indaga sul caso dei marò Girone e Latorre Con questa accusa il giudice Francesco Scavo, 59 anni, deve lasciare l'incarico a Roma. Va a Viterbo, Decisione del Consiglio superiore della magistratura

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Il giudice che, fra l’altro, è contitolare del caso riguardante i marò pugliesi Girone e Latorre, è trasferito da Roma a Viterbo. Francesco Scavo, 59 anni, è incolpato di avances sessuali nei confronti di avvocatesse, con comportamenti (secondo l’accusa) che, compiuti durante l’attività lavorativa, hanno provocato grave imbarazzo alle destinatarie di messaggi e approcci. Il magistrato è anche titolare del caso Varani e sui casi degli italiani sequestrati all’estero. Nei suoi confronti è stato applicato il provvedimento discilplinare di censura… Leggi tutto »



Pedopornografia: condannato a quattro anni di reclusione prete 67enne di Ostuni Sentenza di primo grado nei confronti di Franco Legrottaglie

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Rito abbreviato concluso con la condanna a quattro anni di reclusione. Franco Legrottaglie, sacerdote 67enne di Ostuni, è stato riconosciuto in primo grado colpevole di reati legati alla pedopornografia. Una quindicina di anni fa il prete venne condannato in via definitiva per reati analoghi. Stavolta gli è stato contestato quanto verificato, secondo l’accusa, dalla polizia postale di Brindisi: il possesso di circa 2500 file di materiale pedopornografico.… Leggi tutto »




Lecce: condannati lei a 13 anni di reclusione, lui a 5 anni in una struttura psichiatrica. Violenze sessuali sui figli Sentenza di primo grado nei confronti della coppia salentina che, secondo l'accusa, abusava dei bambini. Fatti risalenti a nove anni fa

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Nel 2007 i due bambini, che avevano sette e nove anni, furono portati in una casa famiglia del brindisino, constatata la situazione di degrado del nucleo familiare. Nella struttura protetta i due bambini esposero il loro malessere che portò all’apertura di un’inchiesta. Ora la sentenza di primo grado, in tribunale a Lecce, nei confronti della coppia di salentini. Accusati di violenza sessuale nei confronti dei figli. La donna è stata condannata a 13 anni di reclusione, l’uomo a cinque anni… Leggi tutto »

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Vieste, Baia dei Campi: pignoramento da cinque milioni e mezzo di euro alla Regione Puglia per un rudere Impugnato dalla giunta regionale, sospeso dalla Corte d'appello di Bari. Vicenda politico-amministrativa che va avanti da 32 anni, per una delle 81 opere pubbliche pugliesi incompiute

FOTO Centro Baia dei Campi 2
Di Nino Sangerardi: La società Italscavi spa di Campobasso, vista sentenza della IV sezione civile del tribunale di Bari, è creditrice della Regione Puglia di euro 5.548.560,16. Il dispositivo del Giudice notificato il 30 luglio 2015. Dopo 120 giorni la Regione non paga, e quindi Italscavi invia precetto di 5.550.292,07 euro. Risposta dei vertici politici regionali? Nessuna. Ecco il pignoramento della somma presso il Banco di Napoli, tesoriere della Regione. Presidente e giunta regionale pochi giorni fa hanno impugnato la… Leggi tutto »




Lecce: due funzionari Equitalia condannati a otto anni ciascuno per tentata concussione Sentenza di primo grado. Minacciando il blocco delle macchine di tre contribuenti volevano imporre il pagamento di cartelle per le quali erano in corso procedure di accordo

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Tentata concussione. Con questa accusa sono stati condannati a otto anni di reclusione ciascuno, due funzionari di Equitalia. Sentenza di primo grado in tribunale a Lecce, come descritto dal Quotidiano. Il pubblico ministero aveva chiesto condanne per sei anni. Invece la sentenza è stata più pesante, nei confronti di Luigi Marzano, 73enne di Parabita, amministratore delegato della sede leccese di Equitalia, e Maurizio Garrisi, responsabile del servizio produzione. I due sono attualmente in pensione. Tre contribuenti che dovevano pagare complessivamente… Leggi tutto »




***Caso Giuseppe Uva: assolti due carabinieri e sei poliziotti. Sentenza di primo grado*** Secondo l'accusa pestarono a morte in caserma il 43enne artigiano di origine pugliese, fermato in strada con un amico. Il decesso la mattina del 14 giugno 2008 in ospedale a Varese

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Bari: tenta rapina al tabaccaio. Arrestato e condannato per direttissima, è libero Un anno e dieci mesi di reclusione per il 21enne Michele Leti. Pena sospesa

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Ha tentato di rapinare un tabaccaio in via Campione, a Bari. Il commerciante lo ha messo in fuga ma i carabinieri lo hanno arrestato. Michele Leti, 21 anni, è stato processato per direttissima e condannato a un anno e 10 mesi di reclusione. Torna subito in libertà perché la pena è stata sospesa.… Leggi tutto »

Taranto, omicidio di Cosimo Denaro: tre condannati all’ergastolo Benito Potenza, il fratello Cosimo e Francesco Longobardi: carcere a vita per l'assassinio del 6 gennaio dello scorso anno

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Davanti a una sala giochi, nel rione Tamburi di Taranto, venne ammazzato a colpi di fucile a canne mozze il quarantenne Cosimo Denaro. Per quell’assassinio il giudice per l’udienza preliminare ha condannato all’ergastolo i fratelli Benito e Cosimo Potenza e Francesco Longobardi. La pubblica accusa sveva chiesto il carcere a vita solo per uno dei tre, Benito Potenza ritenuto esecutore materiale, e trenta anni per gli altri due imputati. La sera dell’agguato vennero tenute in ostaggio circa dieci persone, dai… Leggi tutto »

Ilva: fatture gonfiate per forniture, 32 condannati Processo di primo grado a Taranto per l'ipotesi di truffa

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Le pene sono comprese fra uno e cinque anni. Sentenza di primo grado a Taranto, 32 condannati per truffa nelle forniture a danno dell’Ilva. Si tratta di magazzinieri, capi area e capireparto del siderurgico di Taranto, nonché responsabili dell’ufficio acquisti milanese del colosso siderurgico. Inchiesta avviata sei anni fa. Un esempio su tutti: un interruttore pagato duecento euro, nel giro di breve tempo cambiò (formalmente) nome e venne pagato 2500 euro.… Leggi tutto »

Taranto: imputato di Statte condannato a 11 anni di reclusione per avere violentato tre ragazzine disabili Arrestato nel 2014 su segnalazione di un passante. Sentenza di primo grado per l'accusa di abusi su due quattordicenni e una dodicenne

sentenza
Nell’autunno del 2014 era stato arrestato. Un passante si era accorto di qualcosa che non andava e denunciò l’uomo. Secondo l’indagine a suo carico, Salvatore V., di Statte, ha violentato due quattordicenni e una dodicenne approfittando delle loro disabilità. Sentenza di primo grado, nei suoi confronti, emessa in tribunale a Taranto: condanna a undici anni di carcere. Ne dà notizia il Quotidiano.  … Leggi tutto »

Cartella Equitalia da quasi 60mila euro annullata dalla commissione tributaria provinciale di Lecce

sentenza 1
Di seguito un comunicato dello Sportello dei diritti: Con la sentenza 726 depositata l’11 marzo, la Commissione Tributaria Provinciale di Lecce, ha annullato una cartella esattoriale di quasi 60mila euro notificata al Comune di Alliste (Le) per un credito IVA non riconosciuto relativo all’anno 2011 a seguito di un ricorso presentato dall’avvocato Maurizio Villani per conto dell’ente salentino. I giudici tributari, hanno censurato il comportamento del Fisco che ha provveduto all’iscrizione a ruolo delle somme rideterminate senza seguire la procedura… Leggi tutto »

Taranto: la Regione Puglia rischia di pagare un risarcimento da 50 milioni di euro Richiesta di tre aziende ittiche

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Nel 2008 il procedimento, che portò alla condanna di tre aziende ittiche. Tribunale di Taranto. In appello le tre aziende vennero assolte dall’accusa di avere percepito indebitamente finanziamenti pubblici. Assoluzione motivata dal fatto che vennero costruite prove d’accusa false. Ora quelle tre aziende chiedono il conto: cinquanta milioni di euro (37 solo la Criam). Rischia di pagare la Regione Puglia, chiamata in causa in sede civile, con i due dipendenti accusati di avere costituito le false immagini aeree. Leggi tutto »

Inchiesta tav, prosciolto Ercole Incalza Il manager pubblico originario di Francavilla Fontana

incalza
L’ex dirigente del ministero delle Infrastrutture, Ercole Incalza, è stato prosciolto nell’inchiesta sull’alta velocità. Il giudice Moneti, dell’udienza preliminare svoltasi a Firenze, ha ridotto da 33 a 20 gli imputati nel procedimento su appalti tav. Fra chi ne esce, appunto, il 71enne manager di Francavilla Fontana. Leggi tutto »

Assolto Antonio Laudati Lecce, processo all'ex procuratore di Bari

sentenza
Antonio Laudati, ex procuratore di Bari e attualmente in servizio a Roma, è stato assolto in primo grado nel processo di Lecce. Al magistrato veniva contestata un’attività illecita a favore di Silvio Berlusconi, nell’ambito dell’inchiesta-escort.… Leggi tutto »

Trivelle: inammissibile il ricorso delle Regioni sul conflitto di attribuzioni Lo ha deciso la Corte Costituzionale bIl 17 aprile si voterà per un solo referendum

sentenza
La Consulta ha ritenuto inammissibile il ricorso delle Regioni sul conflitto di attribuzioni, in merito alla consultazione referendaria sulle trivelle. Così, il 17 aprile, si voterà per un solo referendum.… Leggi tutto »

Costringere la partner all’eiaculazione interna è violenza sessuale. Sentenza della Corte di Cassazione Il caso di due fidanzati

sentenza
Di seguito il comunicato diffuso dallo Sportello dei diritti che ha sede nazionale a Lecce: Costringere la donna al rischio di una gravidanza, mediante l’eiaculazione interna al termine del rapporto, costituisce violenza sessuale. Lo sancisce la Cassazione con la sentenza 9221/16, pubblicata il 7 marzo dalla terza sezione penale della Cassazione.  Secondo quando deciso dagli ermellini, rileva Giovanni D’Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti”, nel rapporto sessuale il momento dell’eiaculazione non può essere considerato un segmento “neutro” dell’atto… Leggi tutto »

Bari: condannata banca Antonveneta, deve restituire a un correntista 35mila euro più interessi Sentenza di primo grado: l'istituto, nel frattempo fuso in Monte dei Paschi di Siena, volva 150mila euro dal cliente

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Il giudice di Bari ha condannato banca Antonveneta a risarcire un correntista. La società titolare del conto corrente, nel 2000, denunciò l’istituto di credito (nel frattempo vi è stata la fusione nel Monte dei Paschi di Siena) ritenendo che la pretesa di 150mila euro fosse un’irregolare applicazione di interessi ad onta del contratto fra le parti. La vicenda è stata seguita dall’Adusbef.… Leggi tutto »

Bari: assassinio di Caterina Susca, condanna all’ergastolo in appello per l’imputato Donald Nwajiobi era stato condannato, in primo grado, a trenta anni di reclusione

torre a mare donna uccisa
La sessantenne Caterina Susca venne uccisa, l’11 novembre 2013, nella sua casa di Torre a Mare, Bari. Per quell’assassinio venne condannato in primo grado a trent’anni, per omicidio volontario e, nel contesto venne ricompresa la violenza sessuale, il ventenne Donald Nwajobi. La Corte d’assise d’appello di Bari ha aggravato la pena: ergastolo, avendo i giudici considerato i due reati distinti.… Leggi tutto »

Offendere su facebook è diffamazione aggravata. Sentenza della Corte di Cassazione Nel caso specifico, commento offensivo corredato da foto della vittima, sulla bacheca della persona offesa

facebook
Di seguito un comunicato diffuso dallo Sportello dei diritti: Postare un commento offensivo corredato dalla foto della vittima sulla bacheca di facebook della persona offesa integra il reato di diffamazione aggravata. Lo ha sancito la Cassazione con la sentenza n. 8328/16, pubblicata il 1° marzo dalla quinta sezione penale. La Cassazione si confronta con l’utilizzo illecito e smodato dei cosiddetti social network, e sottolinea la diffusività delle affermazioni che compaiono su tali siti. Proprio in ragione del fatto che i… Leggi tutto »