Tag: sentenza
Porto di Taranto: la nomina è legittima, Salvatore Eligio capo pilota Sentenza del Consiglio di Stato
|
Taranto: l’Asl non può interrompere la convenzione, sostiene un medico di famiglia. E il giudice sospende il provvedimento Sarebbe entrato in vigore oggi. Discussione di merito, in sezione lavoro del tribunale, l'11 marzo. L'azienda sanitaria locale vuole eliminare le convenzioni con alcuni dottori perché hanno pochi assistiti
Il medico che ha promosso il ricorso è di Martina Franca. Non è in queste ore, l’unico ad avere preso l’iniziativa, perché lo seguono, stando alle indiscrezione, gli altri dieci e più, gravati dallo stesso provvedimento dell’Asl Taranto. Il decreto del giudice vale solo per uno, il problema è di tutti loro. Ed è questo: siccome avete meno di trecento assistiti, è il ragionamento dellAsl, la convenzione finisce qui. Provvedimento pubblicato tre giorni fa, in vigore da oggi. Il giudice… Leggi tutto »
Canosa di Puglia: autovelox, il giudice di pace annulla parzialmente una sanzione per infrazione in autostrada Sportello dei diritti: ridotta "la sanzione pecuniaria perchè il Centro Nazionale di AccerTamento delle Infrazioni non applica correttamente la tolleranza del 15 per cento"
Di seguito un comunicato diffuso dallo Sportello dei diritti:
Va ridotta alla contravvenzione più lieve e quindi alla sanzione minima prevista dall’articolo 142 comma 7 del Codice della Strada, nel caso in cui l’accertamento della velocità sia effettuato con Tutor se non viene applicata la tolleranza del 15 % anziché quella del 5 % perchè l’automobilista viaggiava in autostrada ad oltre 130 km/h in un tratto in cui la velocità massima era pari a quest’ultima. Ciò in analogia con quanto… Leggi tutto »
Corte d’appello di Taranto: affittare casa a una prostituta è legale. Purché a prezzi di mercato Non è considerato, in sé, un effettivo ausilio alla prostituzione
La sentenza, 706/2015 della Corte d’appello di Taranto, è oggi presa a riferimento dall’agenzia Adnkronos. Che riportaquanto pubblicato dal portale “La legge è uguale per tutti”. Affittare casa a una prostituta non è reato, sentenzia il giudice tarantino di secondo grado. Nessuno può opporsi, neppure il condominio. Cosa perfettamente legale, a patto che la locazione avvenga a canone secondo i prezzi di mercato. La sentenza d’appello richiama più precedenti della Cassazione: chi affitta casa a una prostituta non commette il… Leggi tutto »
Villa Castelli: bilancio comunale 2014 annullato, il Consiglio di Stato sospende l’efficacia della sentenza del Tar Per il "rischio di scioglimento del consiglio comunale" in attesa del provvedimento di merito
Il Comune di Villa Castelli vede sospesa, dal Consiglio di Stato, l’efficacia della sentenza del tribunale amministrativo regionale. Una sentenza che, accogliendo l’istanza di Giovanni Barletta e Francesco Amico, consiglieri comunali di opposizione, annullava in pratica il preventivo e il consuntivo 2014. Il Consiglio di Stato, nel provvedimento di sospensiva, evidenzia un aspetto molto chiaro della vicenda: il rischio di scioglimento del consiglio comunale. Proprio perché, venendo a cadere il preventivo di due anni fa, secondo gli oppositori all’amministrazione in… Leggi tutto »
Massafra: la focacceria non può usare gli spazi pubblici. Sentenza del tribunale amministrativo regionale Contenzioso con il Comune
Di seguito un comunicato diffuso dagli avvocati Quinto:
Con la sentenza n° 366 del 2016 pubblicata alcuni giorni or sono, la Seconda Sezione del Tar di Lecce ha respinto il ricorso proposto dall’esercizio artigianale denominato “That’s amore” avverso il provvedimento con il quale il Comune di Massafra aveva rigettato l’istanza del suo titolare per l’occupazione di suolo pubblico ai fini del posizionamento di tavoli, sedie e fioriere sul marciapiede antistante il suddetto locale, autorizzato alla produzione di pizze, focacce e… Leggi tutto »
Diede del fascista al sindaco di Parabita. Assolto Il giudice di Lecce: chi ricopre cariche pubbliche metta nel conto le critiche
Chi ricopre un’alta carica pubblica deve essere consapevole di andare incontro anche alle critiche più alte. Questa la valutazione del giudice di Lecce che ha assolto un artigiano di Parabita, Emanuele Nassisi, che aveva dato del fascista al sindaco di quella località salentina, Alfredo Cacciapaglia. Il quale, dunque, si è visto dare del fascista su facebook e ha pure perso il contenzioso in tribunale, sia pure in primo grado secondo la querela presentata. La sentenza di Lecce, di cui dà… Leggi tutto »
Regione Puglia: la Corte Costituzionale boccia in parte la legge sull’assunzione di esterni Risalente a due anni fa, ko l'articolo che prevedeva la possibilità di stabilizzare i precari anche per agenzie regionali, enti e Autorità di bacino
Veniva estesa alle agenzie regionali, agli enti, all’Autorità di bacino e alle società in house della Regione Puglia la possibilità di assumere esterni. Legge regionale della Puglia, numero 47 del 2014. La Corte Costituzionale l’ha bocciata, almeno per ciò che riguarda l’articolo 4, ritenendolo in violazione dell’articolo 117 della Costituzione in tema di competenza delle Regioni.
L’articolo 2 di quella legge regionale pugliese, invece, rimane in piedi: respinto il ricorso del governo, al riguardo. L’articolo riguarda la stabilizzazione del personale… Leggi tutto »
Brindisi: assolto grazie al dna. Il pubblico ministero aveva chiesto l’ergastolo, Nicola Chirico sarà libero Il 46enne di San Michele Salentino è in carcere a Taranto, imputato per l'omicidio di Cosimo Semeraro, "Mimmo capellone" a Ostuni l'8 novembre 2007
Salvato dal carcere a vita grazie alla scienza. L’esame del dna ha consentito, secondo la corte d’assise di Brindisi, di affermare che non poteva essere oltre ogni ragionevole dubbio lui, Nicola Chirico, l’assassino di Cosimo Semerato. Il 46enne Chirico, di San Pancrazio Salentino, si trova in carcere a Taranto: ancora per poco, grazie alla sentenza della corte brindisina. E dire che il pubblico ministero aveva chiesto l’ergastolo, per il presunto assassino di “Mimmo capellone”, omicidio avvenuto a Ostuni, in una… Leggi tutto »
Ilva: incidente sul lavoro, due condanne (pena sospesa) per la morte di Antonio Alagni nel 2008 L'operaio di Mottola, dipendente di un'azienda appaltatrice campana, venne colpito dal gancio di una gru
Antonio Alagni aveva 45 anni l’1 luglio 2008, quando morì per un incidente sul lavoro all’Ilva di Taranto. L’operaio di Mottola, dipendente dell’azienda P&P di Casoria, appaltatrice del colosso siderurgico, venne colpito da un gancio che si staccò da una gru da 15 tonnellate. Il distacco del gancio fu causato dalle funi recise. Per omicidio colposo sono stati condannati in primo grado, dal giudice monocratico di Taranto, a otto mesi (pena sospesa per entrambi) il capocantiere all’epoca, Salvatore Sito, e… Leggi tutto »
Dirigente affari generali del Comune di Martina Franca: il concorso era ok, il Tar respinge il ricorso Era stato presentato da un concorrente avverso l'attribuzione di punteggi per stilare la graduatoria SENTENZA
Di seguito la sentenza diffusa oggi, rispetto alla quale c’è ovviamente il potenziale ricorso al Consiglio di Stato:
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia
Lecce – Sezione Seconda
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 268 del 2015, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
Carmelo Giovanni Roseto, rappresentato e difeso dagli avv.ti Roberto Gualtiero Marra e Stefania Leuci, con domicilio eletto presso lo studio del primo in Lecce,… Leggi tutto »
Omicidio per un posto al mercato: condannato a 12 anni e otto mesi Sergio Rizzo, 56enne di Monteroni Sentenza di Corte d'assise d'appello a Taranto. Vittima di colpi di fucile a canne mozze, quattro anni e mezzo fa a Gallipoli, Giorgio Abdellatif El Farissi
Sentenza di Corte d’assise d’appello, a Taranto. Condannato a dodici anni e otto mesi di reclusione il 56enne Sergio Rizzo, di Monteroni. Giudicato colpevole dell’assassinio di Giorgio Abdellatif El Farissi, marocchino stabilitosi a Matino e ucciso in una zona di pineta a Gallipoli. L’assassinio, secondo l’accusa, avvenne per un posto al mercato gallipolino, conteso fra i due ambulanti. In primo grado, Rizzo era stato condannato a trent’anni.… Leggi tutto »
Sesso con minorenni, condannato a tre anni e mezzo di carcere 44enne di Conversano I fatti, secondo l'accusa, risalgono a settembre 2013: tre dodicenni invitati a fare un giro in macchina e poi abusati
Un 44enne di Conversano è stato condannato, in primo grado, dal tribunale di Bari a tre anni e sei mesi di reclusione. L’accusa nei suoi confronti è quella di avere abusato di tre ragazzi di 12 anni, invitati a fare un giro in macchina e con i quali, poi, l’uomo li ha costretti a compiere atti sessuali. Fatti risalenti al settembre 2013.… Leggi tutto »
Lecce: Equitalia voleva iscrivere un’ipoteca da un milione e mezzo di euro. Condannata Commissione tributaria provinciale: violato il codice deontologico. La pretesa era nei confronti di un'azienda con oltre cento dipendenti
Di seguito un comunicato diffuso dallo Sportello dei diritti:
Una importantissima sentenza, la n. 478/2016 della Commissione Tributaria Provinciale di Lecce depositata in data di ieri 11 febbraio, ha condannato Equitalia perché non ha rispettato il codice deontologico dei concessionari (Decreto Ministero delle Finanze n. 280 del 16/11/2000) oltre all’articolo 10 comma 1 della Legge n. 212/2000 (Statuto dei diritti del contribuente), ed inoltre perché voleva iscrivere un’ipoteca di oltre 1 milione e mezzo di euro senza prima instaurare il… Leggi tutto »
Xylella: ordinanza del Consiglio di Stato, stop al taglio anche di alberi malati Ricorso di 11 proprietari di suoli di Squinzano e Trepuzzi
Ordinanza del Consiglio di Stato: va bloccato l’abbattimento di quegli alberi. Per la prima volta, stop anche al taglio di alberi malati. Accolta la richiesta cautelare di 11 proprietari di suoli di Squinzano e Trepuzzi, i giudici amministrativi con ordinanza hanno operato dunque una vaiazione rispetto al passato, perché la sospensiva finora era stata applicata per piante sane nel raggio di rispetto di quelle infette.… Leggi tutto »
Villa Castelli: violentavano le figlie piccole, arrestati 43enne e la moglie 52enne condannati in via definitiva Le bambine, all'epoca dei fatti, avevano meno di dieci anni. L'uomo deve scontare 14 anni e quattro mesi, lei 11 anni di reclusione
I carabinieri hanno arrestato a Villa Castelli due coniugi, che erano in libertà pure dopo la sentenza passata in giudicato. Ora, però, la corte di appello di Lecce ha disposto gli arresti. L’uomo, 43enne, deve scontare 14 anni e quattro mesi di carcere, la moglie (52) deve trascorrerne in galera 11. Sono stati riconosciuti colpevoli di violenza carnale nei confronti delle loro figlie, le quali all’epoca dei fatti erano in età inferiore ai dieci anni.… Leggi tutto »
Scomparvero da Campi Salentina tre anni fa, vennero trovati cadaveri: ergastolo per l’assassino Franz Occhineri, 35enne di San Pietro Vernotico, condannato in primo grado al carcere a vita,. Processo a Lecce per il duplice omicidio, vittime Luca Greco e Massimiliano Marino
Condanna all’ergastolo, sentenza di primo grado, per Franz Occhineri. Il 35enne di San Pietro Vernotico è stato riconosciuto colpevole, dalla corte d’assise di Lecce, del duplice omicidio risalente a tre anni fa. Vittime, Luca Greco e Massimiliano Marino, scomparsi da Campi Salentina il 12 marzo 2013 e trovati cadaveri in una cisterna il 10 maggio di quello stesso anno. Occhineri è ritenuto responsabile anche dell’occultamento dei corpi. In giudizio con rito abbreviato vennero già condannati all’ergastolo Mino Perrino, quarantenne, e… Leggi tutto »
Fabio Perrone, condanna all’ergastolo confermata in appello Oggi a Lecce il secondo grado, per omicidio, nei confronti del 41enne di Trepuzzi evaso a novembre e catturato due mesi dopo
Era presente in aula di corte d’assise d’appello, Fabio Perrone. Catturato dopo due mesi dalla rocambolesca fuga, a novembre, dall’ospedale di Lecce. L’ergastolano rimane tale perché, anche in secondo grado, a Lecce, per il 41enne di Trepuzzi è confermata la condanna al carcere a vita. Anche i giudici della corte d’assise d’appello hanno ritenuto Perrone colpevole dell’assassinio di Fatmir Makovic, e del ferimento del figlio del deceduto, la notte del 29 marzo 2014 in un bar di Trepuzzi.… Leggi tutto »