Tag: sentenza
Brindisi: 47enne condannato a dieci anni per violenza sessuale sulla figlia 13enne e maltrattamenti nei confronti della moglie Venne arrestato l'anno scorso
Il giudice per l’udienza preliminare di Brindisi, Maurizio Saso, ha condannato a dieci anni di reclusione un uomo di 47 anni. Questi venne arrestato a marzo 2014 perché ritenuto responsabile di violenza sessuale sulla figlia di 13 anni e di picchiare la moglie, fin dal periodo in cui la donna era incinta.… Leggi tutto »
Sacra corona unita: quattro condannati Possesso di armi destinate all'organizzazione malavitosa
Il giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Lecce ha condannato quattro persone, tra cui un pentito, per il possesso di armi destinate alla sacra corona unita.
Quattro anni e quattro mesi a Benedetto Maglie, quattro anni a Daniele Dello Monaco, tre anni a Cosimo Capodieci e due anni e sei mesi a Francesco Gravina, soprannominato Gabibbo. collaboratore di giustizia. Le sue rivelazioni fecero sequestrare le armi detenute dagli altri tre, lo scorso marzo. Poi in estate, ai componenti del… Leggi tutto »
Ilva, debito: 2913282000 euro Milano, dichiarata l'insolvenza dai giudici della sezione fallimentare
Dichiarata l’insolvenza dell’Ilva spa, nell’ambito della procedura di amministrazione controllata, dai giudici della sezione fallimentare del tribunale di Milano. L’indebitamento complessivo è di 2913282000 euro. Il collegio ha nominato Caterina Macchi giudice delegato per la procedura.… Leggi tutto »
Le cartelle esattoriali senza adeguata motivazione sono nulle: la Cassazione decide su casi pronunciati a Lecce Sportello dei diritti
Di seguito un comunicato diffuso da Giovanni D’Agata, presidente dello Sportello dei diritti che ha sede nazionale a Lecce:
Le cartelle esattoriali prive di adeguata motivazione sono nulle. A ribadirlo l’ordinanza della sesta sezione civile della Corte di Cassazione n. 374 depositata il 13 gennaio 2015.Con la decisione in questione, gli ermellini hanno rigettato i motivi esposti dall’Agenzia delle Entrate e da Equitalia ha confermato le precedenti sentenze di primo e secondo grado delle commissioni tribunali provinciali e regionali di… Leggi tutto »
Omicida libero per un cavillo Leo Mileti condannato a 12 anni e un mese di carcere per l'assassinio, avvenuto quattro anni fa, di Angelo De Angelis, edicolante di Fasano
Il 24 febbraio 2011 venne ucciso a Fasano un edicolante, Angelo De Angelis. Conclusa la fase processuale, è divenuta definitiva la condanna a dodici anni e un mese di reclusione per il 55enne Leo Mileti. L’assassino, dunque, è lui. Però è libero. Il procuratore generale Ciro Saltalamacchia, della corte d’appello di Taranto, ha firmato la sospensione dell’esecuzione della pena e dunque disposto la scarcerazione di Mileti. Questo grazie a un cavillo procedurale: la sentenza del giudice per l’udienza preliminare risalente… Leggi tutto »
Dodicenne palpeggiata, condannato a un anno e dieci mesi lo zio di 65 anni Un uomo di Nardò
Accolta la richiesta di patteggiamento, il giudice per l’udienza preliminare ha condannato quell’uomo a un anno e dieci mesi di reclusione. Procedimento svoltosi a Lecce. L’uomo, un 65enne, era accusato di violenza sessuale nei confronti della nipote di 12 anni, palpeggiata secondo l’accusa, dall’anziano. La vicenda risale al ferragosto 2013. Nella casa estiva dell’uomo, questi chiamò in camera da letto (secondo la ricostruzione dell’accusa) la dodicenne, dicendole che le avrebbe regalato del denaro. Una volta in camera, le toccò il… Leggi tutto »
Uccise l’ex socio, condannato a 24 anni dalla Cassazione Raffaele Galgano, di Squinzano, ammazzò il 7 dicembre 2005 il 27enne Luigi Russo
Il 7 dicembre 2005 incontrò a Lecce il suo ex socio, per un chiarimento. Ma il pomeriggio di quel giorno il padre, notando che il telefono cellulare squillava a vuoto, intuì che qualcosa non andava. Nel giro di poche ore il corpo di Luigi Russo fu trovato, senza vita, nella zona di Casalabate. Ammazzato a colpi di pistola.
A distanza di quasi dieci anni è arrivata la sentenza definitiva: la Cassazione ha stabilito che ad ammazzare il ventisettenne Luigi Russo… Leggi tutto »
Lavori abusivi alla masseria di Savelletri, confermati cinque mesi di condanna a Roberto Donadoni Sentenza di appello: l'ex ct della nazionale di calcio deve anche pagare un'ammenda di 45mila euro
Giovanni Galli era il suo portiere quando giocava nel Milan.
Giovanni Gallo è invece il geometra che, con lui e con il dirigente dell’ufficio tecnico comunale di Fasano, Antonello Carrieri, è stato condannato oggi in appello. Roberto Donadoni, ex commissario tecnico della nazionale italiana di calcio e attuale allenatore del Parma, vede confermata in secondo grado la condanna a cinque mesi nei suoi confronti (stessa condanna per gli altri due). Deve pagare anche un’ammenda di 45mila euro. Abusi edilizi per… Leggi tutto »
Foggia: l’Asl che deve fornire gratis il metodo Di Bella, sentenza “innovativa” Lo Sportello dri diritti commenta il provvedimento del tribunale in funzione di giudice del lavoro sulla cura del tumore
Di seguito un comunicato diffuso da Giovanni D’Agata, responsabile dello Sportello dei diritti:
Con un’importante ed innovativa sentenza del 27.12.2014 il Tribunale di Foggia in funzione del Giudice del Lavoro, ha autorizzato la somministrazione gratuita a carico dell’ASL di Foggia del multi trattamento conosciuto come “Terapia di Bella”. Nel dispositivo, viene ripercorsa la ‘battaglia’ scientifica che ha portato alla bocciatura della sperimentazione del metodo Di Bella nel 1998, ma viene precisato che “l’efficacia terapeutica di un farmaco e la sua… Leggi tutto »
Dichiarata la morte presunta di Ylenia Carrisi, figlia di Al Bano e Romina Power Sentenza del tribunale di Brindisi. Scomparse da New Orleans il 31 dicembre 1994
Se ne è venuti a conoscenza oggi. La sentenza del tribunale di Brindisi, peraltro, è dell’1 dicembre. Si tratta della dichiarazione di morte presunta di Ylenia Carrisi, figlia di Al Bano e Romina Power, sparita nel nulla il 31 dicembre 1994, a New Orleans.
(foto: fonte la rete)… Leggi tutto »
Ostuni: se lo stalker è il padre. Condannato a risarcire la figlia 40enne con diecimila euro Anche nove mesi di reclusione (pena sospesa) per l'anziano
L’ha anche seguita fino al posto di lavoro, andando da Ostuni a Brindisi. Questa è una delle accuse che hanno portato oggi l’anziano alla condanna: nove mesi di reclusione, pena sospesa, e risarcimento di diecimila euro alla donna. Che è sua figlia, quarant’anni.
Iniziò tutto, secondo l’accusa, con la separazione da parte della donna. Fine del matrimonio e nuovo legame, con un altro uomo. Cosa non accettata dal padre. Così, telefonate su telefonate, pedinamenti, e tutto il campionario dello stalking,… Leggi tutto »
Bisceglie: sentenza contro una multa per parcheggio a pagamento Sportello dei diritti: "L'ente non dimostra l'autorizzazione dell'ausiliario a contestare l'infrazione, multa da annullare"
Di seguito un comunicato diffuso da Giovanni D’Agata, responsabile dello Sportello dei diritti:
Va annullato il verbale elevato sulle strisce blu senza l’esposizione del titolo di pagamento se a contestare l’infrazione è un ausiliario del traffico non abilitato. Di fronte alla contestazione del trasgressore è all’ente che tocca provare, nel giudizio di opposizione al verbale di accertamento, la dimostrazione della legittimità della nomina. Lo “Sportello dei Diritti” si era già interessato alla questione evidenziando l’interessante ordinanza 22867/14, pubblicata… Leggi tutto »
Acquaviva delle Fonti: al pronto soccorso si porta il martello e aggredisce medici e infermieri Rotta anche una vetrata. Il 48enne è convinto di avere subìto un furto mentre era stato medicato. Arrestato e condannato per direttissima a otto mesi (pena sospesa)
Il 48enne di Santeramo in Colle, già noto alle forze dell’ordine, è stato condannato a otto mesi di reclusione. Pena sospesa. Il giudice gliel’ha inflitta perché lo ha ritenuto responsabile dell’aggressione e dei danneggiamenti aggravati, nonché dell’interruzione di pubblico servizio, al pronto soccorso dell’ospedale “Miulli” di Acquaviva delle Fonti.
Secondo l’accusa, l’uomo, convinto di avere subìto un furto mentre veniva visitato e medicato la notte prima, al pronto soccorso ci è poi tornato. Con un martello. E con una martellata… Leggi tutto »
Valeria, cioè Gino. Condannato a un anno un transessuale di Taurisano Per il giudice monocratico di Lecce valida la tesi dell'accusa, false generalità fornite ai poliziotti
Sono Valeria. Ai poliziotti che otto anni fa gli chiesero le generalità per un controllo a Lecce, l’ora trentenne di Taurisano disse che si chiamava Valeria. In questura confermò di chiamarsi Valeria. Però, documenti alla mano, di Gino si trattava. E così, a conclusione del processo di primo grado, il giudice monocratico di Lecce ha condannato a un anno il transessuale, nome all’anagrafe Gino. L’avvocato ha preannunciato ricorso in appello. La tesi di Valeria è quella di aver comunicato l’identità… Leggi tutto »
Lecce: 36enne di Casarano condannato a nove anni per abusi sessuali sui nipotini Sentenza di primo grado, le vittime delle violenze risalenti a sei anni fa avevano 7, 5 e 4 anni
Nove anni di reclusione. Questa la sentenza di primo grado nei confronti del trentaseienne di Casarano M.S, (riportiamo le iniziali perché familiare dei minori coinvolti nella vicenda). L’uomo ha violentato i nipotini che, all’epoca dei fatti, avevano 7 anni la bambina, 5 e 4 anni i maschietti. Si tratta dello zio paterno. Naturalmente ci sono altri due gradi di giudizio per questa vicenda.
Fino alla primavera di sei anni fa, secondo l’accusa, sono andati avanti gli abusi. La sentenza ha… Leggi tutto »
Uno di Martina Franca, l’altro di Fasano: i killer di Canosa di Puglia In primo grado, Pietro Lamarra, martinese, condannato a 30 anni; per Giuseppe Lapadula, fasanese, 28 anni di reclusione. Secondo l'accusa dovevano uccidere un uomo, sbagliarono e ammazzarono la sua convivente
Per l’omicidio della marocchina quarantenne Lakbira el Hayj, ieri sono stati condannati due uomini (qui la notizia da noi pubblicata ieri: https://www.noinotizie.it/29-10-2014/la-marocchina-uccisa-per-errore-a-canosa-di-puglia-due-condannati-vero-obiettivo-il-compagno/).
Dunque, i killer di Canosa di Puglia, che ammazzarono la donna per errore il 30 aprile 2011, erano stati ingaggiati in valle d’Itria e dintorni “ampi”, perfino il Centroamerica. Questo è sentenziato in primo grado, ovvero ce ne sono ptenzialmente altri due per sancire se fossero definitivamente colpevoli o meno.
Pietro Lamarra, 35enne, è di Martina Franca (ma… Leggi tutto »