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Tag: sentenza

“Inaudita violenza”, le parole del procuratore: per i quattro cuccioli bruciati c’è un condannato La sentenza a Taranto. Un anno a Franco Brancone, 60enne di Leporano

tribunale taranto
Furono gli animalisti a denunciare Franco Brancone, oggi sessantenne. Lui, secondo quella denuncia, bruciò i cuccioli che dagli animalisti appunto, erano stati provvisoriamente sistemati in un casolare, per proteggerli, in quanto abbandonati. Quella denuncia, poi, è stata condotta dal procuratore in persona: Franco Sebastio, nella sua requisitoria in tribunale a Taranto, ha parlato di inaudita violenza. E Franco Biancone, proprietario del fondo agricolo a Leporano (lì avvenne la morte atroce dei cagnolini) è stato condannato: a un anno. Sentenza di… Leggi tutto »



Martina Franca: il contenzioso come una guerra, le motivazioni della sentenza per via Trento Il processo a un ex dirigente del Comune

sentenza
Lo straicio delle motivazioni, che riportiamo in seguito, ci è fornito da una parte. Si badi alla terminologia, usata dai giudici, per motivare la condanna all’ex dirigente del Comune di Martina Franca nel caso di via Trento: “la persecuzione veniva messa in atto con una vera e propria opera a carattere militare che avrebbe comportato la eliminazione dei Lucarella”. Più che un contenzioso, questo pare il racconto di una guerra.… Leggi tutto »



Ingiusta detenzione: risarcito il papà di Ciccio e Tore Filippo Pappalardi, padre dei fratellini di Gravina in Puglia che morirono nel 2006 e trovati quasi due anni dopo. Fu accusato di averli sequestrati e uccisi

filippo pappalardi
La morte di Ciccio e Tore Pappalardi fu una cosa atroce, un caso che commosse l’Italia e non solo. Sparirono a giugno da 2006, mentre giocavano a pallone con un gruppo di amichetti a Gravina in Puglia. Dei due fratellini non si seppe più nulla. L’Italia in quel periodo era intenta a vincere i mondiali di calcio ma contemporaneamente alle gare della nazionale andava in onda, per esempio, “Chi l’ha visto?” con particolari sempre più angoscianti sulla sorte, terribile, che… Leggi tutto »




Tribunale di Lecce: illegittima la segnalazione alle banche dati dei cattivi pagatori Accolta l'istanza di una imprenditrice leccese contro una banca locale

sentenza
Di seguito un comunicato diffuso da Giovanni D’Agata, presidente dello Sportello dei diritti: Sono sempre più numerosi i cittadini, piccoli imprenditori e artigiani rivoltisi allo “Sportello dei Diritti”,  lamentando situazioni di estrema difficoltà determinate dalle incalzanti richieste di somme di denaro, sempre maggiori e sproporzionate, provenienti da banche e finanziarie che usano il sistema della “comunicazione dati alla CRIF” quale strumento, spesso illegittimo, per costringerli a pagare.Tipico esempio di ciò che è successo ad una imprenditrice leccese la… Leggi tutto »

taras

Usura: dieci condannati a Taranto. La pena più alta per un ex poliziotto: 13 anni e mezzo Quattro assolti

tribunale taranto
Sentenza di primo grado arrivata a fine giornata. Dieci imputati sono stati condannati dal tribunale di Taranto. Gli altri quattro sono stati assolti. Accusati di usura nei confronti di commercianti e altri imprenditori in difficoltà, i condannati. La pena più alta, di 13 anni e mezzo, è stata inflitta a Luciano Donati, ex poliziotto. Fra le altre condanne: undici anni e mezzo per Ciro Francesco Chimienti; undici anni e due mesi inflitti a Gaetano Diodato; tre anni e otto mesi… Leggi tutto »




Lecce: sconto di pena per il pentito della sacra corona unita Francesco Gravina, di Mesagne, si vede ridotta in appello la condanna: erano 30 anni, diventano poco più di 13

sentenza
Sconto di pena per il neopentito della sacra corona unita. La Corte d’assise d’appello di Lecce ha ridotto da 30 anni di reclusione (condanna di primo grado) a 13 anni e quattro mesi la condanna a Francesco Gravina, di Mesagne (Brindisi) riconosciuto colpevole di omicidio. Ha ucciso a bastonate il 16 giugno 2009 Giancarlo Salati, 62 anni. Il processo si è svolto con rito abbreviato. Confermate le condanne per i due presunti complici: 30 anni a Vito Stano, dieci a… Leggi tutto »




Bari: sentenze tributarie pilotate, prime condanne E atti al pm per la posizione del rettore dell'università

sentenza
Il gup del Tribunale di Bari Alessandra Piliego ha condannato sei dei 10 imputati con rito abbreviato nel processo sulle presunte sentenze tributarie pilotate. In particolare, condanna a 8 mesi (pena sospesa) per il giudice Aldo D’Innella per un episodio di falso;condanna a 2 anni (pena sospesa) per l’allora presidente dei Tributaristi sezione di Bari, Cosimo Cafagna;rinviati a giudizio 24 degli altri 30 indagati.Atti al pm per valutare la posizione del rettore di Bari,Antonio Uricchio.… Leggi tutto »

Dieci ultrà del Lecce condannati Per i disordini dopo la finale play off dell'anno scorso

sentenza
gup del Tribunale di Lecce Antonia Martalò, al termine del processo col rito abbreviato, ha condannato dieci ultrà del Lecce coinvolti nei disordini avvenuti al Via del Mare al termine della finale play off del 16 giugno dello scorso anno contro il Carpi, che costò al Lecce la mancata promozione in serie B. Le condanne variano tra i due anni e sei mesi e gli otto mesi. Gli imputati sono accusati anche di resistenza aggravata a pubblico ufficiale, danneggiamento e… Leggi tutto »

Taranto: omicidio Malcore, due condannati a trent’anni Francesco Colace e Francesco Taglio riconosciuti colpevoli in primo grado dell'assassinio del vigilante davanti a una banca

sentenza
Francesco Malcore venne ucciso davanti a una banca, a Taranto, quartiere Tamburi, nel dicembre 2011. Malcore era il vigilante a protezione di un portavalori. Per quell’assassinio vennero arrestati Francesco Colace e Francesco Taglio, quest’ultimo accusato di avere sparato mentre Colace è ritenuto colpevole di avere spalleggiato il complice. Il pubblico ministero Daniela Putignano aveva chiesto l’ergastolo per entrambi, la corte d’assise di Taranto, presieduta da Rina Tronfio, ha sentenziato condanne per trent’anni ciascuno.… Leggi tutto »

Morti d’amianto, 28 condanne Taranto, sentenza Ilva. Pene maggiori per ex manager Italsider alla quale subentrò Riva. Su tutti, Giovanbattista Spallanzani a nove anni

tribunale taranto
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San Pietro Vernotico: assolto dalla Cassazione, aveva detto una parolaccia a una donna La signora aveva parcheggiato davanti a casa dell'anziano

sentenza
Un anziano di San Pietro Vernotico, per avere detto una parolaccia a una donna (chissà cosa) si è beccato una querela per ingiuria. La Corte di Cassazione oggi ha posto fine alla vicenda giudiziaria che ebbe inizio alcuni anni fa. Una sentenza, quella della corte, che diventa anche un fatto di costume, entra nella storia in qualche modo. “L’evoluzione del cosume ha attenuato la portata della parolaccia”. Così l’uomo è stato assolto. Quello che disse alla signora, la quale aveva… Leggi tutto »

Cugini omonimi e stessa condanna: 13 anni e quattro mesi I due Nicola De Chirico, per la brutale rapina ai coniugi Scialpi. Sentenza del tribunale di Brindisi

sentenza
Ad aprile del 2012 i coniugi brindisini Scialpi tornarono a casa dopo la cresima della nipotina. Lui, titolare di una ditta di rottamazione. Al rientro a casa vennero aggrediti da quattro rapinatori che li sequestrarono anche, pretendendo duecentomila euro, poi ridotti a cinquantamila. Poi la pretesa scese a 500 euro. Per avere quei soldi picchiarono (secondo l’accusa) marito e moglie. Lei venne pestata e la serie di traumi che subì, da quello facciale a quello toracico-addominale, fu lunga. Lui venne… Leggi tutto »

Taranto: processo Soget, quattro condanne Interessi di troppo per la convenzione del 2003

sentenza
Tre dirigenti e funzionari comunali e la presidente della Soget. Sono i quattro condannati dal tribunale di Taranto, in primo grado, per la vicenda della convenzione fra il Comune di Taranto che gestiva il servizio legato alle imposte e tasse per l’ente locale. La convenzione risaliva al 2003 e al centro dell’indagine c’erano gli interessi, ritenuti di troppo, che il Comune avrebbe dovuto riconoscere alla Soget per l’anticipo di somme. La vicenda è raccontata dal Corriere del giorno.… Leggi tutto »

Delitto Sarah Scazzi: depositate le motivazioni della sentenza, 325 giorni dopo Tribunale di Taranto: 1631 pagine. Deposito nel tardo pomeriggio odierno

sentenza
Undici mesi dopo la sentenza di primo grado, la presidente della corte d’assise di Taranto, Cesarina Trunfio, ha depositato il documento di 1631 pagine. Le motivazioni della sentenza sull’assassinio di Sarah Scazzi , sentenza con cui sono condannate all’ergastolo Sabrina Misseri e Cosima Serrano, rispettivamente cugina e zia della vittima, la prima figlia della seconda, sono state depositate nel tardo pomeriggio odierno. La sentenza venne pronunciata il 20 aprile 2013.… Leggi tutto »

Delitto di via Poma: il padre di Sollecito commenta la sentenza, “per fortuna qualche giudice ha il senso della giustizia” "Noi dobbiao combattere ancora"

sentenza
In serata, dopo l’assoluzione di Raniero Busco per il delitto di via Poma, ha parlato il padre di Raffaele Sollecito. Suo figlio è stato condannato per un altro dei delitti che hanno fatto storia, ovvero il caso Meredith. Dice, dalla Puglia, Francesco Sollecito all’Ansa: siamo felicisssimi per Raniero Busco, Per fortuna c’è qualche giudice che ha ancora il senso della giustizia. Per noi invece giustizia non c’è ancora stata. Dobbiamo combattere ancora”.… Leggi tutto »

Delitto di via Poma: la Cassazione assolve Raniero Busco. Dopo ventitre anni e mezzo non si sa chi è stato Si suicidò il portiere tarantino nell'ambito di questo caso

simonetta cesaroni
Dopo ventitre anni e mezzo non si sa chi è stato. Assolto, stasera, in Cassazione, e dunque in via definitiva, Raniero Busco, ex fidanzato di Simonetta Cesaroni. La corte non ha accolto la richiesta del procuratore generale, ovvero annullamento dell’assoluzione di Busco con processo da rifare. Dunque, Busco non è stato. Né l’indagato prima di lui, Federico Valle, l’indagato numero due. E l’indagato numero uno, Pietrino Vanacore, uscì dal caso, lui, il portiere di Monacizzo, Torricella, provincia di Taranto. Ma… Leggi tutto »

Scuola: il Consiglio di Stato accoglie il ricorso di Codacons e 800 precari Inserimento nelle graduatorie: interessa gli insegnanti di tutta Italia

sentenza
Con ordinanza n. 734 del 2014 emessa pochi giorni fa il Consiglio di Stato Sez. VI (Pres. Barra Caracciolo; Rel. Carella) ha accolto il ricorso presentato dal Codacons per conto di circa 800 precari della scuola, che chiedevano di essere ammessi alle graduatorie ufficiali finalizzate agli incarichi e alle supplenze. Secondo il Consiglio di Stato, spiega una nota del Codacons, “le questioni poste dall’appello (soggetti congelati del IX ciclo SSIS) richiedono di essere previamente definite nella pertinente sede del merito,… Leggi tutto »

Una vergogna italiana: quarant’anni e non c’è ancora una verità Strage di piazza della Loggia: processo da rifare

sentenza
Non riguarda questo territorio ma la vicenda di piazza della Loggia a Brescia è una vergogna italiana che non può essere sottaciuta. Una serie di nomi, una serie di processi per quella strage con otto vittime e 102 feriti, del 28 maggio 1974, una strage chiaramente neofascista. La Corte di Cassazione, oggi pomeriggio, ha detto che l’assoluzione di due di quei neofascisti, Maggi e Tramonte (e venne assolto pure Zorzi che ormai vive in Giappone, confermata la sua assoluzione) è… Leggi tutto »

Brindisi: non paga l’Iva per colpa della crisi, assolto imprenditore

sentenza
Sentenza del tribunale di Brindisi: l’imprenditore metalmeccanico che non ha pagato l’Iva ha dimostrato che proprio gli era impossibile per colpa della crisi. Così è stato assolto. Seconda volta in pochi mesi. Aveva già realizzato lavori e ottenuto commesse, ma soldi no. Così non è riuscito a pagare l’imposta sul valore aggiunto per centinaia di migliaia di euro. Le fatture erano state regolarmente emesse, ma non c’erano stati i pagamenti.… Leggi tutto »

Delitto Meredith: Sollecito, vivo una tragedia enorme Intervista tv, attacca il sistema

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“Per me e per la mia famiglia è una tragedia enorme. Attraverso le telecamere voglio dare il mio messaggio e spero di riuscire a far conoscere a tutti i tragici fatti di questa vicenda e spiegare le ragioni della mia innocenza. Non avevo alcun motivo di fare del male a Meredith Kercher”. Inizia così l’intervista televisiva rilasciata da Raffaele Sollecito a Emilio Carelli, per una rubrica di Skytg24. Parla. l’ingegnere di Giovinazzo, dell’ipotesi accarezzata di andare via, all’estero, circa un… Leggi tutto »